In arrivo circa mille tonnellate a settimana provenienti da Roma. Ma i sindaci del comprensorio sono di nuovo pronti a fare le barricate come già nel 2019.

CIVITAVECCHIA – I rifiuti di Roma bussano di nuovo al territorio di Civitavecchia, ma i sindaci sono di nuovo pronti alle barricate, come fu nel 2019.

Questa volta si tratta di Cdr, combustibile ottenuto attraverso alcuni procedimenti, che dovrebbe essere portato in città con grossi camion e poi instradato verso l’incenerimento nei Paesi Bassi a bordo di treni. Un traffico deciso dal sindaco di Roma Gualtieri, contro il quale però insorge il territorio. Netta contrarietà è stata espressa sia dal sindaco Ernesto Tedesco e dal vicesindaco Manuel Magliani di Civitavecchia, che dal primo cittadino di Santa Marinella Pietro Tidei.

C’è però ancora tanto da sapere riguardo questa operazione.

Quel che si sa è che si tratta di materiale che proviene da Roma, e che arriverà a Civitavecchia nella misura di mille tonnellate a settimana (forse poco meno). Ciò dovrebbe produrre il passaggio di circa 40 mezzi pesanti.

È contro quest’ultimo aspetto che si sta concentrando la protesta. Da un punto di vista organizzativo, invece, tutto sarebbe controllato attraverso contratti di natura privatistica tra l’Ama (la società del comune di Roma che gestisce il ciclo dei rifiuti) e un’azienda locale.

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