Quale bambino non ha mai visto, letto, sentito almeno una volta la storia de La Bella e La Bestia? Chi non ha mai passato
due minuti davanti ad uno schermo incantato dalla magia del cartone Disney del 1991? Se hai tra le mani il primo cartone animato ad aver vinto un Oscar, se hai tra le mani un progetto così conosciuto ed apprezzato da chiunque sappia almeno
leggere e scrivere, il pensiero lo fai. La Disney, infatti, dopo Alice in Wonderland, Il Grande e Potente Oz, Maleficent, Cenerentola e Il Libro della Giungla ci prova con La Bella e la Bestia.
Ad assumersi la responsabilità è Bill Condon, che regala al pubblico uno splendido riadattamento della storia originale.
Infatti la Bella e la Bestia risulta essere un fedele calco dell’originale animato.
Una copia carbone con molte scene ricreate passo passo, con tanto di identici movimenti della macchina da presa e abiti clonati. Riutilizzati anche gli intoccabili i brani originali, riproposti integralmente, per una fiaba musicale che sfrutta appieno l’effetto nostalgia. L’incarnazione perfetta dell’eroina Disney è in questa pellicola Emma Watson, aiutata anche dalla sontuosità
scenografica del set e dei costumi. Un’impeccabile utilizzo della computer grafica, dal costume delle Bestia, interpretata
da Dan Stevens, agli oggetti incantati del castello, tocco unico e magico della pellicola.
La Bella e La Bestia si sforza di riproporre la magia del film animato, canzone per canzone, abito per abito, smorfia per smorfia, effetto speciale per effetto speciale, come la più complessa ma anche riuscita delle rappresentazioni che avvengono nei suoi parchi. Lumiere, Tockins, Mrs. Bric, Chicco, Guardaroba, Spolverina e tutti gli altri interagiscono perfettamente con il
mondo ‘reale’ che li circonda, rendendo ancor più credibile e magico l’effetto live-action.
Visivamente maestoso, il film si concede anche il lusso di introdurre un paio di brani inediti, uno dei quali bellissimo e già da ora papabile Oscar nel 2018 (Evermore), per poi regalarsi il primo personaggio dichiaratamente gay della storia Disney. Le Tont, interpretato da un gesticolante ed esilarante Josh Gad, getta infatti la maschera nel ballo finale dopo aver a lungo ammiccato al perfido Gaston, da lui sempre amato e interpretato da un perfetto Luke Evans.
Tra gli attori meritano menzione sicuramente Kevin Kline, negli abiti del padre di Belle, per poi veder ‘nascere’ ad incantesimo finito, Ewan McGregor, Stanley Tucci, Audra McDonald, Gugu Mbatha Raw, Ian McKellen ed Emma Thompson.
Ad oggi a nessun altro se non alla Disney sarebbe concesso un film simile, così tradizionale e poco moderno, ma del resto nessun’altra casa di produzione riuscirebbe a farlo in questa maniera.

 

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