- per l’organizzazione e la razionalizzazione dei servizi, con la ridefinizione nelle aree portuali e a Largo della Pace, da dedicare a taxi, NCC, ape-calesse e navette, con il coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia e di RCT – Roma Cruise Terminal Srl, concessionario privato delle banchine dedicate al traffico crocieristico;
- per eliminare disparità di trattamento tra i taxi di Roma Capitale ed i Taxi degli altri Comuni coinvolti;
- per stabilire i criteri di turnazione;
- per creare un sistema efficace di accodamento e soprattutto garantire il controllo ed il rispetto del criterio della priorità di carico, al fine di tutelare gli operatori del territorio;
- per valutare la possibilità di adottare una tariffa unica anche per le tratte non predeterminate.
Oggi è evidente il tentativo di addossare ai Comuni di Civitavecchia e Fiumicino la responsabilità del mancato accordo. In realtà il Tavolo aperto nel 2017 era stato attivo fino al 2019, non si capisce dunque per quale motivo, a due anni di distanza, si debba procedere a concludere i lavori in maniera convulsa: in ogni caso, dal confronto con gli operatori locali e con le sigle sindacali di taxi ed NCC, è emerso che le problematiche connesse alla sottoscrizione dell’intesa sono tutt’altro che superabili in breve tempo, manifestando aperto dissenso alla firma del Protocollo nella forma attuale e denunciando che la firma sarebbe comunque illegittima, in quanto, a norma della L.R. n. 58/1993 e della L.R. n. 13/2018, i termini per la regolamentazione del bacino comprensoriale sono scaduti.
L’Assessore ai Trasporti Emanuela Di Paolo: “L’adozione di tariffe predeterminate, tra l’altro approvate dall’ART-Autorità di Regolazione dei Trasporti nel 2017, garantisce l’utenza, è assolutamente auspicabile e la discussione sull’organizzazione e l’armonizzazione del sistema del bacino comprensoriale non è più rinviabile, nel contempo è però imprescindibile trattare con il dovuto riguardo ed in tempi ragionevoli, senza ingiustificata impazienza, le singole criticità manifestate dagli Enti Locali e dagli operatori del settore; si deve procedere con responsabilità, non per mere esigenze politiche, tutelare da un lato coloro che, lavorando costantemente e faticosamente sulle strade delle nostre Città, garantiscono ogni giorno un servizio pubblico essenziale, dall’altro gli utenti”.