Consegnati dal laboratorio della Cir i risultati sul piatto servito a mensa alla Ladispoli 1. Proseguono le indagini per scoprire che cosa sia successo durante lo sporzionamento del cibo
LADISPOLI – Quello sulla pasta servita ai bambini era inchiostro. A stabilirlo sono state le analisi condotte dal laboratorio della Cir sul piatto di pasta “incriminato” servito alla Ladispoli 1 qualche settimana fa durante uno dei due turni mensa e rinvenute, come spiegato dall’amministrazione comunale, su un paio di penne in totale, su sette piatti serviti. Ora, una volta capito che cosa ha “contaminato” quei chicchi di pasta, serviti comunque ai bambini della classe che in quel momento si trovava a mensa, la Cir provvederà a intraprendere ulteriori indagini. Dal canto suo, l’amministrazione comunale, come spiegato dall’assessore alla Pubblica istruzione Lucia Cordeschi chiederà «provvedimenti duri sul personale o su altre fonti che abbiano causato il problema». Una cosa apparirebbe certa e confermata anche dal sopralluogo effettuato dalla Asl nei locali della Cir. Il piatto di pasta “incriminato” non è arrivato già così a scuola, ma lo è diventato all’interno della sala dove viene effettuato lo sporzionamento. La Asl, infatti, durante il suo sopralluogo nella sede centrale della Cir «ha effettuato il controllo qualità – ha spiegato Cordeschi – complimentandosi con la Cir per la conservazione dei luoghi e dei prodotti». Dunque, per scoprire cosa sia accaduto realmente si proseguirà con le indagini. Comunque sia l’assessore si dice «perplessa sul fatto che, stranamente, questo incidente fortuito, si è verificato a seguito su dei controlli effettuati sul pasto da casa».