TRUFFAVANO PASSANTI E TURISTI CON IL GIOCO DELLE “TRE CAMPANELLE”, 6 CITTADINI ROMENI ARRESTATI

carabinieri

Un gioco d’azzardo, nella migliore delle ipotesi, una delle truffe più antiche del mondo nella maggior parte dei casi.

E’ il gioco delle “Tre Campanelle”, famoso anche come il “gioco dei 3 bussolotti”, arrivato da anni anche nella Capitale anche se mai così sfacciatamente messo in atto su uno dei ponti più nevralgici, e più sorvegliati: ponte Sant’Angelo.

Lungo il camminamento, infatti, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno sgominato una banda di cittadini romeni – quattro uomini di età compresa tra i 24 e i 48 anni e due donne di 23 e 28 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora – che, sotto lo sguardo austero delle sculture degli Angeli, avevano allestito la loro “trappola” con tre piccole scatole di cartone e una pallina in gommapiuma, pronti per iniziare a giocare.

Sono bastati pochi minuti, e la messa in scena dei complici del responsabile del “banco” che facevano finta di scommettere, e soprattutto di vincere, delle belle somme di denaro, per far “abboccare” qualche passante o turista in transito da e verso Castel Sant’Angelo, attirato dalla possibilità di fare “soldi facili”.

Il gioco, loro malgrado, è durato poco, perché i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro sono riusciti a eludere la sorveglianza della “vedetta”, pronta ad avvisare i complici dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine e a smascherare i teatranti, arrestandoli con l’accusa di truffa in concorso continuata.

La banda era già riuscita a racimolare ben 250 euro in pochi minuti di attività, soldi che sono stati restituiti agli incauti scommettitori.

Non solo: nelle tasche dei truffatori sono stati trovati altri 460 euro in contanti, ritenuti frutto della loro attività illecita e per questo motivo sequestrati.

A seguito del rito direttissimo, il conduttore del gioco, un 41enne con precedenti, è stato condannato a 6 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 300 euro, gli altri 5 complici sono stati condannati a 4 mesi di reclusione e a una multa di 200 euro.