Braccia incrociate domani per otto ore. Poi si tornerà a manifestare, organizzando un’assemblea pubblica per denunciare la situazione di crisi e di preoccupazione che si sta vivendo
CIVITAVECCHIA – Prime otto ore di sciopero domani ed un incontro pubblico sempre in sciopero di otto ore convocato per venerdì. Sono queste le iniziative decise oggi nel corso dell’assemblea dei metalmeccanici della centrale Enel di Torre Nord, indetta dalla Fiom Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo e dalla Uilm Uil Civitavecchia Viterbo. Un’assemblea nel corso delle quale sono emerse tutte le preoccupazioni per il futuro dell’impianto, con le prime ripercussioni occupazionali che già si stanno manifestando. Ci sono delle procedure di licenziamento in atto, società che mai prima d’ora hanno avuto la necessità oggi si sono trovate costrette ad aprie la cassa integrazione ed altre la stanno mantenendo ormai da tempo. La situazione, a detta dei sindacati, è critica.
Per domani quindi sono previste otto ore di sciopero, con volantinaggio. Venerdì invece l’assemblea pubblica si svolgerà davanti alla centrale, per aprire una discussione che coinvolga la città tutta rispetto al futuro dei lavoratori.
“Chiediamo un piano di riconversione industriale condiviso – hanno spiegato Fiom e Uilm – in grado di dare prospettive industriali ed occupazionali a tutti i lavoratori, investimenti in sicurezza sul lavoro e condizioni di lavoro migliori, attività costanti di manutenzioni meccaniche e pulizie industriali ed una clausola sociale ed appalti senza massimo ribasso”. Da qui la richiesta anche di un incontro con il Governo, la Regione ed il Comune “affinché si arrivi – hanno concluso – a discutere della situazione ed ottenere quanto richiesto”.