Rispetto alla polemica sull’ultimo miglio ferroviario e la relativa fermata in porto, riteniamo sia giusto fare chiarezza, non per alimentare la diatriba ma per contribuire allo sviluppo di un dibattito sul tema portuale che, una volta tanto, sia serio, costruttivo e non strumentale.
Intanto giova ricordare che il Comitato di Gestione dell’ADSP, in cui è presente il rappresentante dell’amministrazione comunale, ha votato favorevolmente e all’unanimità nel 2017 e a ottobre del 2019 il Piano Operativo Triennale nel quale, al punto 5.1.4., è prevista la “realizzazione di una stazione passeggeri in ambito portuale di Civitavecchia”. In quella sede sarebbe stato possibile sollevare parere contrario.
Entrando nel merito della questione, va rilevato che la vecchia fermata già presente fino al 2017, confliggeva con il progetto di linea ferroviaria dedicata alle merci e che dunque lo spostamento e il ripristino della fermata passeggeri sarebbe stata la conditio sine qua non affinché Rete Ferroviaria Italiana SPA sviluppasse il tratto per le merci, traffico universalmente riconosciuto nel tessuto economico, imprenditoriale e politico del nostro territorio come obiettivo prioritario per il rilancio del nostro scalo.
Inoltre se dal 2017 a oggi, spazio temporale di sospensione della fermata ferroviaria nel porto ( dedicata ai soli passeggeri già intenzionati a raggiungere Roma ), i dati ci dicono che non vi sia stato alcun miglioramento rispetto all’intercettazione del traffico croceristico a favore della città, risulta evidente che la soluzione non stia nel percorso per arrivare in stazione, fatto dai croceristi che si vogliono recare a Roma, ma nella strategia da costruire sinergicamente tra le istituzioni per valorizzare e rendere appetibile il nostro litorale. Questo concetto andrebbe innanzitutto declinato nell’offerta che già in origine dovrebbe arrivare sulle navi da crociera per la promozione del territorio, visto che fino a oggi circa il 35% dei passeggeri in transito non arriva con un pacchetto già acquistato e il restante 15 non si reca a Roma. Troveremmo quindi più utile riflettere sull’incapacità attrattiva rispetto a queste ultime percentuali che, sebbene non abbiano nulla a che fare con la fermata in porto, non sono mai state intercettate a causa di una totale assenza di progettualità che favorisca Civitavecchia, soprattutto da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo.
In questo senso il Partito Democratico presenterà all’Amministrazione Comunale e all’ADSP una serie di proposte che vadano concretamente a incidere sul traffico croceristico.
Intanto giova ricordare che il Comitato di Gestione dell’ADSP, in cui è presente il rappresentante dell’amministrazione comunale, ha votato favorevolmente e all’unanimità nel 2017 e a ottobre del 2019 il Piano Operativo Triennale nel quale, al punto 5.1.4., è prevista la “realizzazione di una stazione passeggeri in ambito portuale di Civitavecchia”. In quella sede sarebbe stato possibile sollevare parere contrario.
Entrando nel merito della questione, va rilevato che la vecchia fermata già presente fino al 2017, confliggeva con il progetto di linea ferroviaria dedicata alle merci e che dunque lo spostamento e il ripristino della fermata passeggeri sarebbe stata la conditio sine qua non affinché Rete Ferroviaria Italiana SPA sviluppasse il tratto per le merci, traffico universalmente riconosciuto nel tessuto economico, imprenditoriale e politico del nostro territorio come obiettivo prioritario per il rilancio del nostro scalo.
Inoltre se dal 2017 a oggi, spazio temporale di sospensione della fermata ferroviaria nel porto ( dedicata ai soli passeggeri già intenzionati a raggiungere Roma ), i dati ci dicono che non vi sia stato alcun miglioramento rispetto all’intercettazione del traffico croceristico a favore della città, risulta evidente che la soluzione non stia nel percorso per arrivare in stazione, fatto dai croceristi che si vogliono recare a Roma, ma nella strategia da costruire sinergicamente tra le istituzioni per valorizzare e rendere appetibile il nostro litorale. Questo concetto andrebbe innanzitutto declinato nell’offerta che già in origine dovrebbe arrivare sulle navi da crociera per la promozione del territorio, visto che fino a oggi circa il 35% dei passeggeri in transito non arriva con un pacchetto già acquistato e il restante 15 non si reca a Roma. Troveremmo quindi più utile riflettere sull’incapacità attrattiva rispetto a queste ultime percentuali che, sebbene non abbiano nulla a che fare con la fermata in porto, non sono mai state intercettate a causa di una totale assenza di progettualità che favorisca Civitavecchia, soprattutto da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo.
In questo senso il Partito Democratico presenterà all’Amministrazione Comunale e all’ADSP una serie di proposte che vadano concretamente a incidere sul traffico croceristico.
Partito Democratico Civitavecchia.