Un nuovo reperto archeologico di età romana è venuto alla luce oggi sulla costa di Santa Marinella
Il fenomeno dell’erosione marina, dovuto alle forti mareggiate dei giorni scorsi, che ha scavato nella sabbia, ha fatto affiorare nei pressi della nota spiaggia libera della Toscana, all’incirca all’altezza del 56° chilometro della Via Aurelia, un segmento di colonna romana, ben conservato, sul quale si legge ancora una iscrizione numerica, risalente con molta probabilità all’era dell’imperatore Tito.
Il rinvenimento è opera della Sovrintendente Rossella Zaccagnino che, questo pomeriggio ha informato anche il sindaco Pietro Tidei, che si è recato sul posto, e il direttore del Museo Civico di Santa Severa, l’archeologo Flavio Enei.
Come hanno ipotizzato la Sovrintendente Zaccagnino e il dottor Enei, si tratta, quasi sicuramente di una colonna che segnava le miglia sull’antica strada consolare che partiva da Roma, l’attuale statale Aurelia, poiché due reperti simili sono emersi anche nei pressi di Palidoro e Castel Giubileo.
La colonna, infatti si trovava su un tratto di arenile che dista solo pochi metri dal ciglio della via Aurelia. “Questa nuovo reperto archeologico – ha anticipato ieri il sindaco Tidei – potrà essere trasportato e custodito presso l’Antiquarium del Castello di Santa Severa , così da poter essere ammirato dai visitatori di questo importante sito che, speriamo, possa tornare presto ad aprire i battenti, così come tutti gli altri nostri siti culturale e monumentali, dal Museo Civico del Mare della Navigazione Antica al Castello di Santa Severa agli scavi dell’Antica Pyrgi che durante la pandemia nel rispetto del DPCM sono stati chiusi al pubblico ma che rappresentano un importante polo di attrazione turistica per il nostro territorio.