Focaccia alla ricotta, tagliatelle in crema di ceci, dolci ai fichi e miele, una cucina semplice, dai sapori tradizionali, delicata e raffinata allo stesso tempo. Una cucina Etrusca. Questa è stata proposta da Giuliano Manzi dell’Accademia della Cucina agli studenti di quarta e quinta enogastronomia dell’Alberghiero Cappannari . Giuliano Manzi è, infatti, uno storico della cucina e seguendo le sue indicazioni gli studenti hanno realizzato un tipico pranzo etrusco corredato da numerose informazioni sugli stili di vita di questo popolo antico e ancora in parte misterioso. “Gli etruschi, a differenza di altri popoli antichi ammettevano ai banchetti anche le donne, come ci è testimoniato da numerosi affreschi. Ma dirò di più, le donne etrusche avevano fama di essere delle forti bevitrici.” Così tra un aneddoto e una informazione storica, i ragazzi hanno cucinato secondo lo stile etrusco. Sapori semplici e tradizionali che trovano una continuità in alcuni piatti che ancora oggi si possono trovare sulle nostre tavole come l‘acquacotta o la scottiglia, una specie di zuppa, con pezzi di carne di vario tipo cucinati in una grossa padella, un po’ come quella che possiamo ammirare nelle mani d’un cuciniere della Tomba Golini d’Orvieto.