Un weekend al Teatro Boni tra musica e commedia
Cafè Loti in “concerto al buio” il 24 febbraio, Gianna Paola Scaffidi e Rosario Galli il 25.
Un weekend con doppio appuntamento al Teatro Boni di Acquapendente, nell’ambito della stagione diretta da Sandro Nardi. Sabato 24 febbraio 2018, nell’ambito di “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico promossa dal 2005 da “Caterpillar” Rai Radio 2, alle ore 21 si terrà il “concerto al buio” con il trio Cafè Loti, che proporrà musiche del Mediterraneo tra occidente e oriente. Tre musicisti – Nando Citarella, Stefano Saletti, Pejman Tadayon – con un solido background, da anni impegnati nella ricerca sulle musiche popolari del Mediterraneo e dell’oriente, si incontrano in un progetto originale che diventa un ponte tra passato e presente, tra musica “colta” e popolare, tra la tradizione occidentale e quella orientale. Nell’antico Cafè Loti di Istanbul i viaggiatori si fermavano a parlare, si conoscevano, suonavano e cadevano le differenze tra nord e sud del mondo. Le melodie viaggiavano, gli strumenti viaggiavano, i ritmi viaggiavano. Questi gli strumenti suonati. Nando Citarella: voce, tammorre, chitarra battente, marranzano. Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, percussioni, voce Pejman Tadayon: saz, oud, târ,setâr, ney, voce.
E se si può viaggiare con il corpo e con la mente, il viaggio che propongono Nando Citarella, Stefano Saletti, Pejman Tadayon sulle rotte della storia è un percorso che parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi e le cantate popolari di Napoli e del Sud d’Italia, incrocia il canto in Sabir, attraversa le antiche vie della seta, la Persia e, poi si trasforma e diventa una musica nuova capace di vivere di nuova luce, di emozionare e trascinare chi l’ascolta. Per dimostrare che la musica è il linguaggio del possibile dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli prima che si innalzassero barriere e muri figli della paura e dell’ignoranza. La tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore. Nel repertorio, oltre a composizioni originali, brani della tradizione sefardita spagnola, cantigas medievali, brani di musica classica persiana, madrigali, tarantelle, ballate popolari. Una festa in musica che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori.
Domenica 25 febbraio 2018 alle ore 17.30, invece, torna la prosa con “Prigionieri al 7° piano”, commedia di Maria Letizia Compatangelo interpretata da Gianna Paola Scaffidi, Rosario Galli ed Elia Paniccia, per la regia di Donatella Brocco. Due coniugi, Pino e Mariuccia, lui professore universitario ma ancora inquadrato come ricercatore, lei traduttrice dall’inglese di libri per l’infanzia, sono alle prese con un prestito che deve salvarli dalla rovina. Una coppia normale, di individui che un tempo sarebbero appartenuti al ceto privilegiato degli intellettuali, messa sotto torchio dalla crisi e dalla disonestà altrui. Sì, perché tutti i risparmi glieli ha mandati in fumo la banca con investimenti truffaldini.
Gianna Paola Scaffidi, attrice di teatro, cinema e televisione, è una delle protagoniste della serie “Orgoglio”. Nel 2004 interpreta il ruolo della madre di Step nel film “Tre metri sopra il cielo”. Sempre nel 2004 è la moglie separata del protagonista Titta Di Girolamo nel film “Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino”. Nel 2005 partecipa al telefilm “Provaci ancora prof!” ideato e diretto da Rossella Izzo. Nel 2007 fa parte del cast del serial televisivo della Rai “Incantesimo 9”, dove interpreta Rebecca Mauri. Rosario Galli con Michele Mirabella e Mario Moretti inventa, nel 1985, la sala caffè Teatro dell’Orologio dove rappresenta “I love reduce” scritto con Valeria Moretti, e recita in “Gran Caffè Italia” di Stefano Benni. È l’autore della famosa commedia “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” diventata un “cult” che dal suo debutto nel 1994 ha avuto un numero imprecisato di edizioni ed è tuttora rappresentata in Italia e di cui è stato girato un film, oltre a due versioni televisive, una nel 1996 per “Palcoscenico” di Rai 2, l’altra nel 2009 per Palco e retropalco di Rai 3; tradotta in inglese, spagnolo, francese, polacco e greco e l’editore Gremese ha appena pubblicato il testo nella sua collana di teatro.
Per informazioni e biglietti: www.teatroboni.it – 334.1615504 – 0763.733174.