Una città nella voragine
Via Battisti. Il centrodestra denuncia: periti del tribunale impossibilitati a lavorare.
C’era una voragine, il Comune l’ha coperta e quindi è impossibile stabilire con certezza da cosa è causata. Il risultato è che la zona è tutt’altro che in sicurezza, a parte il corto circuito che rischia l’intera vicenda. Si parla, come è evidente, della “madre di tutte le buche”, quella che ha portato alla chiusura di via Cesare Battisti. Come si evince dalle carte dei periti del tribunale, che nei fatti lo stesso Comune ha fortemente voluto, “durante le attività delle Consulenti è apparso evidente da subito che il Comune di Civitavecchia non si è in nessun modo attivato nella ricerca della verità sull’accaduto, non supportando le perizie, ma al contrario, ostacolando l’operato nelle indagini peritali; inoltre, le osservazioni del CTP Ing. Capobianco sono, nello specifico delle contestazioni sollevate alle tesi peritali, prive di giustificazioni, contraddittorie e mirate soltanto a ribadire le sue tesi in merito alle cause del crollo peraltro basate perlopiù su ipotesi non sempre dimostrate”. La conferenza stampa con la quale in settimana il centrodestra cittadino, ancora una volta unito, ha sollevato il caso, ha quindi lasciato nella città un sospetto: le buche, a Civitavecchia, non si riparano anche e soprattutto per incapacità.