Sabato 2 marzo, alle 17, alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto a Tarquinia.
Per il ciclo di conferenze “Una finestra sul mondo”, organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas) e dall’Associazione Omnia Tuscia di Viterbo con il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC), Giorgio Radicati, ambasciatore, storico ed appassionato d’arte, presenterà sabato 2 marzo, alle 17, alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto, a Tarquinia, il volume edito da Mazzanti Libri “Agente Segreto 1157, la vita romanzesca di Rodolfo Siviero un formidabile cacciatore di opere d’arte trafugate”. Radicati, insieme a Francesca Ceci, archeologa e ricercatrice dei Musei Capitolini, farà conoscere al pubblico la complessa figura di Rodolfo Siviero che, oltre a essere stato uno storico dell’arte discusso per l’adesione al fascismo dal quale poi si allontanò, fu protagonista del recupero di molte opere trafugate dall’Italia, in modo particolare quelle portate via dai nazisti come bottino di guerra. Il romanzo, scritto da Radicati in prima persona immedesimandosi nello stesso Siviero, offrirà anche lo spunto per affrontare il tema dell’arte rubata, che ha un grande fascino e riveste una rilevanza fondamentale per il Paese, vedendo oggi impegnati i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Radicati ha iniziato la sua carriera diplomatica nel 1967, rappresentando l’Italia in Europa, Stati Uniti, Sud America. Dal 1978 al 1984, presso il Ministero degli Affari Esteri, è stato capo dell’Ufficio Africa Sub Sahariana per la cooperazione e lo sviluppo. Successivamente ha ricoperto la funzione di console generale a New York, ambasciatore a Praga e rappresentante Osce a Skopje.