“Apprendiamo con soddisfazione che la parola cyberbullismo è appena entrata nel nostro ordinamento con la prima legge in Europa che mira a contrastare il fenomeno, adesso la vera sfida si giocherà sulla prevenzione e la sensibilizzazione”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
Tra le novità, viene introdotta la possibilità per il minorenne di chiedere direttamente al gestore del sito web, anche senza il coinvolgimento dei genitori, l’oscuramento o la rimozione della “cyber-aggressione”.
Si prevede poi una “procedura di ammonimento” rinviando alla legge anti-stalking: il “cyber-bullo” con più di quattordici anni sarà convocato dal Questore insieme a un genitore e gli affetti dell’ammonimento cesseranno solo una volta maggiorenne. L’UNICEF si rammarica che in questa circostanza non venga coinvolto il Pubblico Ministero Minorile, una figura ampiamente formata sul fenomeno e senz’altro più adatta ad interloquire con un minorenne.
Per l’aspetto preventivo, la legge sancisce l’istituzione entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore di un Tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio con il compito di coordinare i vari interventi e di mettere a punto un Piano integrato contro il bullismo via web.
La nuova norma stanzia circa 200.000 euro annui per le esigenze connesse allo svolgimento delle attività di formazione in ambito scolastico e territoriale finalizzate alla sicurezza dell’utilizzo della rete internet e alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo. Sulla possibilità che tale cifra possa ritenersi idonea, l’UNICEF condivide i dubbi sollevati in fase di discussione in aula, specie se si considera le circa 40.000 scuole presenti sul territorio nazionale.
L’UNICEF è attiva nel contrastare e prevenire il bullismo e cyberbullismo su tutti i fronti, in particolare con il progetto “Verso una scuola amica”, promosso in collaborazione con il MIUR ed attivo per l’ottavo anno consecutivo. Il progetto propone attività di prevenzione, di forme di esclusione e discriminazione e degli stessi episodi di bullismo attraverso un approccio fondato sui diritti dei bambini e dei ragazzi, sull’ascolto e la partecipazione.
Educazione, sensibilizzazione e prevenzione rappresentano infatti per l’UNICEF le azioni da intraprendere per contrastare in maniera efficace il preoccupante fenomeno.

 

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com