UNICEF su nuova Legge italiana che protegge i minorenni migranti e rifugiati: “un modello per l’Europa”
L’UNICEF ha accolto con favore l’approvazione da parte del Parlamento Italiano di una legge storica che darà maggiore supporto e protezione al numero record di minori stranieri non accompagnati e separati che sono arrivati in Italia – circa 26.000 nel 2016. Dato che circa 2.000 minori stranieri sono arrivati in Italia attraverso il Mediterraneo solo nei primi due mesi del 2017, il numero degli arrivi in crescita ci si aspetta continuerà anche quest’anno rendendo questa legge tempestiva e importante.
“Mentre in Europa abbiamo visto costruire recinzioni, minorenni detenuti e promesse non mantenute, i Parlamentari italiani hanno mostrato comprensione e rispetto per i giovani rifugiati e migranti”, ha dichiarato Afshan Khan, Direttrice Regionale e Coordinatrice speciale UNICEF per la risposta alla crisi dei migranti e dei rifugiati in Europa, che ha recentemente realizzato una missione in Italia per incontrare diversi bambini appena arrivati. “Questa nuova legge non darà solo ai minori rifugiati e migranti un senso di sicurezza alle loro vite incerte dopo aver rischiato così tanto per arrivare in Europa, ma sarà anche un modello per gli altri paesi europei, per garantire un quadro legislativo che supporti la protezione dei minori.”
Il Parlamento Italiano ha approvato la nuova legge (c.d. Zampa) “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” dopo due anni di intenso lavoro con le istituzioni, dell’UNICEF e di altre organizzazioni per i diritti dei bambini in Italia. Secondo un recente rapporto dell’UNICEF “Child Alert: Un viaggio fatale per i bambini”, i bambini e le donne rifugiati e migranti hanno subito costantemente violenze sessuali, sfruttamento, abuso e detenzione per mano dei trafficanti per raggiungere l’Italia lungo la rotta del Mediterraneo Centrale. Il rapporto è stato ampiamente menzionato dal Parlamento Italiano.
La rotta del Mediterraneo Centrale, dal Nord Africa all’Italia, è diventata una delle rotte principali per i bambini che scappano da conflitti, persecuzioni e deprivazione, ed è anche una delle più lunghe e pericolose. Circa il 92% dei minorenni che tentano di raggiungere l’Italia ha tra i 14 e i 17 anni e viaggiano da soli.
La cosiddetta Legge “Zampa” è la prima legge completa per i minorenni non accompagnati in Italia. Chiede una serie di misure – completamente in accordo con le raccomandazioni dell’UNICEF – per proteggere i bambini rifugiati e migranti:
– I minorenni rifugiati e migranti non saranno soggetti a respingimenti o a rimpatri, che li possono danneggiare;
– riduce il tempo che questi bambini trascorrono in centri di prima accoglienza;
– promuove la tutela dei bambini attraverso l’impiego di volontari formati dai Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza e promuove l’utilizzo di famiglie affidatarie e ospitanti per i bambini;
– adatta e migliora le procedure per l’accertamento dell’età dei minori nel rispetto della loro sensibilità;
– stabilisce un sistema di accoglienza nazionale semplificato e strutturato, con standard minimi in tutte le strutture di accoglienza;
– Comprende un ampio uso di mediatori culturali qualificati per comunicare e interpretare i bisogni degli adolescenti vulnerabili;
L’UNICEF in Italia ha l’obiettivo di supportare i bambini in ogni passo del loro percorso – via mare e via terra. Sulle navi della Guardia Costiera Italiana, l’UNICEF, insieme al partner Intersos, aiuta a identificare i minorenni non accompagnati e dà loro supporto, così come alle madri con bambini, durante le operazioni di salvataggio in mare. L’UNICEF ha predisposto spazi a misura di bambino su queste navi e aiuta a distribuire kit igienici per le ragazze e le donne e altri aiuti. In Sicilia e in Calabria, l’UNICEF sta lavorando per ottimizzare gli sforzi del Governo per la protezione dei bambini, e migliorare le condizioni dei centri di accoglienza che ospitano minorenni non accompagnati, aiutando in attività per l’apprendimento, corsi di formazione, sport e lingua. L’UNICEF fino ad ora ha formato 200 operatori sul campo e tutori volontari per dare loro maggiori informazioni sulla protezione dei diritti dei bambini. A Roma e nelle aree di confine settentrionali, i team mobili dell’UNICEF composti da operatori sociali e mediatori culturali orientano i minorenni vulnerabili fuori dal sistema di accoglienza organizzato verso la protezione speciale. Durante i primi due mesi del 2017, i team di supporto dell’UNICEF hanno identificato e assistito 1.602 minorenni a rischio non accompagnati e separati.