Unitus. “Di Lunedì. Incontri sul restauro nella Tuscia&Conferenze allo SMA”
Si conclude, con questi due appuntamenti, la seconda edizione degli incontri sul restauro nella Tuscia curati da Maria Ida Catalano e Paola Pogliani con la collaborazione di Vera Anelli.
Lunedi 8 maggio, alle ore 17, nella Sala Conferenze della Fondazione CARIVIT a Palazzo Brugiotti (via Cavour 67, Viterbo), gli studenti del terzo anno del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dell’ Ateneo della Tuscia – Sofia Annarilli, Maria Rosaria Caira, Erminia Censori, Francesca Groppi, Giorgia Porcu, Davide Vigliotti – intervisteranno la prof.ssa Maria Andaloro sui temi del restauro e della conservazione, mettendo in luce l’originalità del pensiero della studiosa. Si discuterà di Storia dell’arte partendo dalla materia delle opere ed attraverso l’esperienza dei cantieri, considerando pure il valore conoscitivo della documentazione grafica e fotografica. Si affronterà quindi la questione etica, mentre verranno esaminate le istanze devozionali ed antropologiche, che la cultura del restauro mette in campo, anche in riferimento a paesi e linguaggi diversi dai nostri. Ne emergerà un orizzonte particolarmente ampio e stimolante che, recuperando la lezione dei padri fondatori, in particolare l’eccezionale contributo di Cesare Brandi, trova la sua vitalità produttiva grazie all’intensità di una voce militante, impegnata a trasmettere al futuro un’officina di pensieri, azioni ed opere coralmente condivisi.
Mercoledi 10 maggio, alle ore 17, negli ambienti del Sistema Museale di Ateneo, presso il Complesso di Santa Maria in Gradi, il dott. Michele Benucci presenterà i busti reliquiario in legno dorato e dipinto, riconducibili dal XVI al XIX secolo, provenienti dal Museo del Colle del Duomo, restaurati dai docenti Cristina Caldi e Sara Scioscia e dagli studenti del Corso di Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dell’ Ateneo della Tuscia. Nell’occasione, i pregiati manufatti verranno esposti per essere esaminati dai visitatori in modo inconsueto. I busti verranno infatti proposti al pubblico secondo diversi punti di vista, allo scopo di restituire con la struttura, i retri e i profili, gli aspetti decorativi, artistici e devozionali.