UNITUS. Libia, una crisi senza fine
Seminario internazionale con Fred Wehrey, Carnegie Endowment for International Peace, organizzato dall’Università della Tuscia, Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali (SPRI), DEIM, in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito in Viterbo e la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto .
Questa mattina si è svolto presso l’Aula Magna della Caserma “Soccorso Saloni”, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, il seminario internazionale “Libya’s Unending Crises: a View from the Field”, organizzato dal Dipartimento Economia e Impresa dell’Università della Tuscia. Il Generale Gabriele Toscani De Col, Comandante dell’Istituto di formazione militare viterbese, dopo il saluto di benvenuto, sottolineando l’importanza dell’ormai consolidata sinergia fra l’Ateneo e la Scuola, ha evidenziato la peculiare rilevanza dell’evento, sia per la qualità del relatore sia per l’estrema attualità delle tematiche trattate.
A raccontare la complessità della crisi libica è stato il professor Fred Wehrey, senior fellow presso il Middle East Program, del Carnegie Endowment for International Peace. Editorialista per il New Yorker, l’Atlantic, Foreign Affairs e il New York Times, Wehrey è considerato uno dei massimi esperti internazionali sulla Libia. Un dottorato in relazioni internazionali presso la Oxford University e oltre venti anni di servizio nell’esercito statunitense, negli ultimi mesi Wehrey ha potuto osservare direttamente sul territorio libico le drammatiche conseguenze prodotte dalla fine del regime di Gheddafi e, a partire dal 2014, dallo scoppio della guerra civile.
Agli studenti del Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, della Scuola Sottufficiali dell’Esercito e della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto di Viterbo Wehrey ha descritto i principali fattori di instabilità che stanno alimentando la crisi libica: la disgregazione delle istituzioni politiche seguita al crollo della dittatura, la frammentazione del potere politico e militare conteso da differenti milizie armate, la tribalizzazione delle autorità locali. Il relatore ha focalizzato sulla necessità di conciliare i diversi interessi nazionali sull’area con un’efficace e unitaria strategia di intervento guidata dalle Nazioni Unite, sull’ineguale distribuzione delle risorse economiche che sta mettendo in ginocchio larga parte della popolazione civile, sulla drammatica crescita del traffico di migranti e sul rischio – finora respinto, ma sempre minaccioso – che queste condizioni di disordine e marginalità vengano sfruttate per alimentare il fondamentalismo e radicare, nel territorio libico, lo Stato islamico.
Il seminario, organizzato dalla professoressa Flaminia Saccà, Presidente del Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, si inserisce nell’ambito dell’accordo di collaborazione pluriennale avviato tra il Corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università della Tuscia e l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.
Il professor Stefano Ubertini, Direttore del Dipartimento Economia, Ingegneria, Società e Impresa ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione che costituisce per l’Università della Tuscia e per la sua comunità studentesca una straordinaria opportunità di formazione e di internazionalizzazione.