“L’Università della Tuscia continua a crescere in solidità. Il bilancio appena approvato conferma la bontà delle scelte che incoraggiano l’UNITUS a investire nell’edilizia e non solo per rendere sempre migliore l’offerta formativa ai giovani che si iscrivono all’Ateneo viterbese”. Così Stefano Ubertini, rettore dell’Università della Tuscia commenta i dati del bilancio consuntivo per l’anno 2020 approvato dagli organi accademici dell’Ateneo. “E’ confermato-prosegue Ubertini-l’ottimo stato di salute, caratterizzato da una marcata solidità patrimoniale e dalla capacità della sua gestione operativa di generare flussi di cassa in grado di sostenere le attuali e future attività di investimento. Nel solo 2020 l’Università ha impiegato 2,1 milioni di euro in investimenti infrastrutturali. Dai dati del bilancio il risultato di esercizio è pari a 7,5 milioni di euro e il patrimonio netto raggiunge il valore record di 61,5 milioni di euro.
Il risultato così positivo della gestione dell’anno 2020 è per lo più derivato da un significativo incremento dei trasferimenti del Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il Fondo di Finanziamento Ordinario della Università che riconosce al nostro Ateneo una gestione molto positiva. E’ giusto ricordare -afferma il rettore- che l’ottimo risultato è stato raggiunto grazie al lavoro di tutti: docenti e personale tecnico amministrativo ai quali va la mia riconoscenza”.
C’è grande soddisfazione perché in un anno difficile come il 2020 l’UNITUS ha comunque registrato una crescita importante: in particolare è aumentata la quota di finanziamento concessa dal Ministero in base alle prestazioni nella didattica e nella ricerca dell’Università della Tuscia rispetto agli altri atenei statali italiani.
La solidità patrimoniale dell’Ateneo deriva anche dall’assenza di qualsiasi forma di indebitamento finanziario e dalla consistente incidenza del patrimonio netto sul totale delle fonti di finanziamento, pari al 59%.
“L’elevata patrimonializzazione, unita al rispetto degli equilibri economico-finanziari della gestione, consentono a UNITUS-sottolinea il professor Fabrizio Rossi referente del rettore per il bilancio- di consolidare l’importante politica di investimenti recentemente avviata per lo sviluppo del patrimonio edilizio, l’innovazione nella didattica, l’internazionalizzazione della ricerca e una sempre più marcata attenzione ai temi dell’inclusione e della sostenibilità sociale e ambientale. La gestione virtuosa dell’Ateneo è inoltre confermata dal fatto che all’aumento degli investimenti corrisponde una diminuzione dei costi operativi rispetto all’anno precedente”.
Per il supporto a tale politica di crescita l’ Università della Tuscia ha avviato da quest’anno, in via sperimentale, anche un progetto di innovazione del proprio sistema di reporting attraverso la predisposizione del suo primo bilancio integrato redatto sulla base del framework definito dall’International Integrated Reporting Council (IIRC) e, per i dati non finanziari, sugli standard emessi dalla Global Reporting Iniziative (GRI) che verrà presentato entro la fine del mese di maggio.