VITERBO – In tempi di pandemia, una rapida risposta in termini di aumento della conoscenza da parte della ricerca scientifica è fondamentale per poter mettere in atto efficaci azioni di contrasto alla diffusione del virus. Sull’argomento, l’Università degli Studi della Tuscia ha condotto uno studio nel Laboratorio di Spettrometria di Massa il gruppo di ricerca di Anna Maria Timperio, docente del Dipartimento di scienze ecologiche e biologiche – DEB, in collaborazione con i docenti del Dipartimento per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali – DIBAF, coordinati da Giuseppe Scapigliati. La ricerca ha prodotto due articoli scientifici che sono stati pubblicati su riviste internazionali. In particolare, gli autori hanno osservato per la prima volta l’esistenza di piccole molecole dette “metaboliti antivirali” (Sarcosine and S-adenosylhomocysteine) coinvolte nel recupero fisiologico dopo l’infezione da virus SARS-CoV-2. Tali metaboliti possono essere considerati biomarcatori che, una volta individuati sui linfociti, indicano l’attivazione di una risposta immunitaria efficace e a lungo termine. I risultati suggeriscono inoltre che, dopo l’infezione, il metabolismo dei leucociti è riprogrammato attraverso la produzione di aminoacidi correlati alla protezione contro SARS-CoV-2. Questi studi rappresentano un sostanziale passo avanti nella comprensione degli effetti del virus sul sistema immunitario e, in prospettiva, potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini. Lo studio è stato condotto tramite uno spettrometro di massa ad alta risoluzione “Q-Exactive ORBITRAP”, strumentazione sofisticata e all’avanguardia tra le più utilizzate nell’analisi di metaboliti, in dotazione al Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche – DEB.
Per approfondimenti:
https://doi.org/10.1038/s41598-022-26156-4
https://www.nature.com/articles/s41598-022-26156-4.pdf.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35847976/