Università Agraria, De Paolis replica a Petrelli
Vittorio Petrelli non occupa lo stesso posto nei nostri pensieri che occupano le nostre persone nei suoi. Vorremmo evitare di trovarcelo sempre davanti, con il suo petulare sempre le stesse domande e dare ragione soltanto a chi sposa le sue inconsuete tesi. Quando però, in una giornata grave ed importante come quella odierna (19 luglio 2020), arriva a paragonare se stesso al magistrato Paolo Borsellino una risata ci esce spontanea.
Carissimo consigliere comunale Petrelli, questa Università Agraria non ha il suo stesso tempo libero ma è costretta da tempo a lavorare in trasparenza e legalità per ripristinare una situazione che doveva essere ricondotta obbligatoriamente in canoni di normalità.
Non usiamo fare accuse a vanvera ne blaterare di cose che non ci competono o puntare il dito tanto per farlo. Ogni volta che ne abbiamo ravvisato una violazione della legalità ci siamo rivolti alla Magistratura, piuttosto che ai giornali o ai social network.
Se il monotono Petrelli alzasse la testa dalle sue invettive contro gli usi civici e provasse ad esplorare il mondo che c’è nel sistema dei beni collettivi gestiti dall’Università Agraria di Civitavecchia scoprirebbe le migliorie agrarie condotte da questa gestione, l’istituzione dei registri obbligatori, i miglioramenti fondiari, la creazione di punti per il libero godimento della natura da parte dei cittadini. Perché secondo l’ingenuo Petrelli dovremmo nascondere agli occhi della gente la generosa donazione avanzata presso il sistema di cura territoriale durante il periodo più buio della pandemia? Semplice, perché a Petrelli il bello ed il buono non piacciono, lui che da oltre tre lustri occupa una poltrona in Consiglio Comunale e mai si potrà ricordare per una qualsiasi azione a beneficio di Civitavecchia e dei suoi abitanti, gode a parlare del brutto e delle cose cattive. Ma se questi sono i presupposti con questa amministrazione dell’Università Agraria potrà godere poco, anzi pochissimo. Le compravendite immobiliari a Civitavecchia non sono affatto bloccate e la questione della tenuta delle Mortelle non è affatto caratterizzata come lui stesso vuole far credere.
Piuttosto lo stesso Petrelli provi ad impossessarsi della materia, cominci a studiare, a leggersi tutte le relazioni, non solo quelle che gli danno ragione, ed eviti di usare termini ed accostamenti impropri come ha fatto oggi sui social. Paragonare l’Università Agraria ed il sistema degli usi civici alla mafia che ha ucciso il magistrato Borsellino non è solo la dimostrazione della povertà di argomenti di chi si spaccia per politico e difensore della gente ma è un insulto ed una gravissima infondata accusa che meriterà il dovuto approfondimento in sede giudiziaria.