“Ritengo non vi sia nessun “caso” da architettare in merito alle dimissioni dalla carica di assessore dell’U.A. di Tarquinia che ho rassegnato nelle mani del Presidente Borzacchi. Trattasi di mero avvicendamento per scelte afferenti alla mia coscienza. Avrei potuto scegliere benissimo di continuare a svolgere l’attività di assessore, a condizioni che mi fossi dimesso dalla carica di consigliere.
Il mio impegno per la definizione delle problematiche che ho intrapreso, in linea con le deleghe affidatemi dal Presidente Borzacchi è più forte di prima, parimenti all’attività e al contributo che sento di svolgere all’interno del gruppo di IDEA SVILUPPO. Nell’ottica della scelta che ho operato, ho voluto prediligere il rapporto che ho instaurato con i miei elettori, conservando la carica di Consigliere delegato.
In altre parole, considerato che per volere unanime della Giunta, gli assessori non percepiscono alcuna indennità e le deleghe di profilo tecnico, conferitemi dal Presidente afferenti alla realizzazione di opere e problematiche urbanistiche-edilizie del patrimonio dell’Ente, mi impongono di essere presente ai lavori della Giunta, congiuntamente ai Consiglieri delegati Bastari e Benedetti, poco cambia rispetto al profilo di un assessore.
Quand’anche ce ne fosse di bisogno, a chiarimento che l’accaduto non implica alcuna alterazione dei rapporti interni alla maggioranza di governo dell’U.A., desidero che si dia pubblicazione alla cordiale lettera di dimissioni da assessore che ho consegnato al presidente Borzacchi, formulando al contempo un augurio sincero di proficuo lavoro nell’interesse della cittadinanza al mio successore.
Al sig.
Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia
Tarquinia, lì 21.03.2018
Oggetto: dimissione dalla carica di assessore.
Preg.mo Presidente,
Con la presente intendo rassegnare le dimissioni dalla carica di assessore dell’Università Agraria di Tarquinia, avvenuta con apposito decreto n° 1/2017 del 22.12.2017.
Tale atto, non scaturisce da incomprensioni o incompatibilità nei riguardi di nessuno dei membri della Giunta e in primis nei Suoi, ma esclusivamente da una sorta di impegno morale assunto nei riguardi della lista Idea Sviluppo, nella quale sono risultato il primo degli eletti.
E’ superfluo ammettere di provare immenso dispiacere per l’atto che mi accingo ad adempiere, purtroppo ritengo che sia un passaggio obbligato per sottrarmi dall’accusa quotidiana, da parte del gruppo consiliare di Idea Sviluppo, di voler preservare la condizione di consigliere unitamente a quella di assessore, quand’anche, corre l’obbligo di rammentarlo, lo statuto dell’Ente lo preveda.
Desidero ringraziarLa tantissimo per la singolare opportunità di crescita politico-amministrativa che mi è stata consentita e per la fiducia che ha voluto riporre in me in questi mesi di intensa collaborazione. Ringrazio, altresì, tutti i dipendenti dell’Ente per la disponibilità e collaborazione mostrata.
In questo momento avverto la necessità di non deludere gli oltre 200 elettori, di cui ho conoscenza personale, che con il loro voto hanno voluto che risultassi il consigliere più votato. In altre parole mi sembrerebbe di perpetrare una sorta di tradimento nei confronti di chi ha voluto darmi un mandato popolare, per portare istanze e proposte nell’interesse legittimo dei Tarquiniesi, presso l’Ente dell’Università Agraria.
Rinnovo, quale consigliere in carica, il sostegno incondizionato, in primis a Lei sig. Presidente e alla Giunta, auspicando un proficuo e sano lavoro a tutela di tutta la cittadinanza.
Da ultimo, dichiaro di attenermi e rimettermi, con estremo rispetto, alle decisioni che Lei vorrà assumere sul caso rappresentato”.