Alcune realtà  imprenditoriali ma anche altri vari soggetti in città hanno effettuato  donazioni, anche molto rilevanti, per dare un contributo alla causa comune in questo delicato momento. L’hanno fatto nel silenzio, senza clamori e senza proclami, con l’unico intento  di aiutare le istituzioni in questo momento difficile. L’Università Agraria invece lo fa  con la grancassa, con un proclama di autoincensazione che inizia: ”Oggi è un grande giorno. L’Università Agraria … ha deciso di impegnarsi in maniera importante in questa guerra… e di farlo in maniera imponente”. Il grande gesto, l’estremo sacrificio è quello di donare quello che già era della collettività.  

Certo non si può che essere d’accordo con la  decisione di donare 4 ventilatori polmonari per un importo di circa 50000 euro alla ASLRM4. Ogni sforzo nel senso del bene comune in questo momento complicato va  appoggiato al di là delle divisioni partitiche e di ogni considerazione di parte. Apprezziamo anche l’idea della minoranza dell’U.A. che propone di devolvere “tutte le indennità e i rimborsi maturati fino ad oggi dagli Amministratori dell’U.A. (indistintamente di maggioranza o di opposizione) per l’acquisto di presidi sanitari per il San Paolo”, dimostrando la volontà di sacrificare soldi propri, non della collettività. Resta  pesante il dubbio  che la vera motivazione del versamento del Comitato Esecutivo sia però strumentale ad una autoproclamazione ad eroi cittadini da parte di personaggi che tanto danno hanno fino ad oggi arrecato alla città ed hanno bisogno per questo di una rivalutazione agli occhi di tutta la cittadinanza, soprattutto in questo momento di scadenza del mandato. In favore della collettività   l’U.A. avrebbe dovuto, tra l’altro, da tempo versare  anche l’importo di oltre 24000 euro che il nostro Comune ha dovuto devolvere nel 2018  per la liquidazione degli usi civici del Parco della Resistenza, dato che lo stesso perito dell’U.A. ha riconosciuto l’inesistenza degli stessi vincoli nella ricognizione catastale. Sarebbero sicuramente importi che potrebbero essere in questo momento adeguatamente  sfruttati per la lotta che stiamo tutti combattendo e  che del resto appartengono collettività.

Speriamo comunque che queste circostanze drammatiche possano realmente far cambiare rotta a questo Comitato Esecutivo e che questo temibile ed invisibile mostro Covid-19 faccia redimere  i consiglieri di maggioranza i cui nomi sono stati   diligentemente  menzionati più volte, per il pubblico ringraziamento, dal Presidente De Paolis. Vogliamo qui ringraziare in particolare i Consiglieri di minoranza Pepe, Godani, Borgi e Tiranti che  hanno partecipato compatti alla decisione ed anzi si sono dichiarati disponibili, come detto, a rinunciare anche ai propri emolumenti.

Attendiamo con ansia quindi i prossimi passi di questa amministrazione che però ormai non ha più molte possibilità di agire, dato che il mandato è ormai scaduto, e, anche se si renderà  partecipe delle difficoltà in cui versa la popolazione locale, riconoscendo le giuste pretese della collettività in materia di usi civici, dovrà immediatamente indire le elezioni, in base al dettato del DPR 570 del 1960, nel rispetto della democrazia e  delle disposizioni di legge.

Civitavecchia 4 aprile 2020

Vittorio PETRELLI (Il Buon Governo)

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