Usb. La Caserma Bonifazi non è un posto di lavoro sicuro

caserma bonifazi

“La caserma Bonifazi non è un posto di lavoro sicuro. Si sa da parecchio tempo a tutti i livelli, tali e tante sono le situazioni che mettono in pericolo la sicurezza di chi paradossalmente dovrebbe garantire l’altrui incolumità. Lo sa anche la Procura della Repubblica di Civitavecchia, che dopo un esposto dell’Unione Sindacale di Base venerdì 29 settembre ha inviato un ispettore del lavoro per un sopralluogo. Un fatto che ha mandato in tilt le gerarchie del comando di Roma, tanto da spingerli a tentare di impedire l’accesso ai delegati USB.

L’ispettore si era già presentato il 15 settembre per un sopralluogo, ma era stato costretto a rinunciare per la forte opposizione del comando di Roma nel permettere l’accesso ai locali della Bonifazi, rinviando la visita al 29. Dal 15 al 29, cioè per due settimane, il comando ha fatto di tutto per sanare le situazioni di maggiore pericolo: interventi frenetici ma anche veri e propri occultamenti. Purtroppo per il comando la sicurezza non si “improvvisa” e lo dimostrano le innumerevoli “omissioni” rilevate dall’ispettore, fatto che ha scatenato il nervosismo nel folto staff di funzionari e accompagnatori inviato da Roma con tre autovetture per assistere al sopralluogo, già seguito dai due capo sede di Civitavecchia.

Alcuni di loro hanno cercato in ogni modo di impedire la presenza di USB e quella di un RLS (rappresentate dei lavoratori per la sicurezza) prima e durante l’ispezione, arrivando perfino agli spintoni e al tentativo di intimidazione ai danni di un nostro delegato sindacale da parte di un Ispettore Antincendio!

Nel comportamento del comando di Roma ravvisiamo invece una condotta antisindacale per via del tentativo di impedire ai rappresentanti dei lavoratori l’accesso per esercitare le libertà e le prerogative sindacali, garantite dall’art. 39 della Costituzione Italiana e dallo Statuto dei Lavoratori. Costituzione che invieremo per un ripasso al dirigente del comando di Roma, invitandolo a scegliere meglio chi lo rappresenta. Gente non all’altezza della situazione, che spintona, mente spudoratamente, inventa regole e norme inesistenti per impedire ai delegati sindacali e a un RLS l’accesso a una sede di servizio oltretutto aperta anche al pubblico. Investiremo della vicenda i vertici del Dipartimento VV.F. perché certi atteggiamenti elusivi e antisindacali sono intollerabili.

L’eliminazione di alcune situazioni di pericolo e l’esecuzione di lavori parziali di manutenzione non risolvono di certo tutti i problemi strutturali della sede, ma sono pur sempre una vittoria per quei VV.F. di Civitavecchia che hanno creduto nel costante impegno dell’Unione Sindacale di Base, che in perfetta solitudine sta portando avanti questa e altre battaglie per la salvaguardia della salute e la sicurezza dei lavoratori. Ora attendiamo fiduciosi i successivi sviluppi della vicenda e i prossimi passi della Giustizia”.

(Fonte e Foto: www.vigilidelfuoco.usb.it)