panoramica chiostro bramante

Una nuova uscita didattica all’insegna dell’arte, della conoscenza e del divertimento per gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli: lunedì 5 febbraio gli allievi dell’Istituto Professionale di via Federici, accompagnati dalle docenti Giovanna Albanese e Valeria Mollo hanno visitato il Chiostro del Bramante e la mostra aperta fino al 25 febbraio: ‘Enjoy. L’arte incontra il divertimento’, curata da Danilo Eccher.
“L’attività didattica extra moenia – ha sottolineato la Prof.ssa Mollo, Vicepreside dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli – è fondamentale sempre e, a maggior ragione, in un Istituto Professionale Alberghiero dove è presente anche un Indirizzo di Accoglienza Turistica. Si tratta di esperienze insostituibili finalizzate non soltanto all’arricchimento puramente culturale, ma anche ad una più completa maturazione e crescita personale”.
Nella straordinaria cornice del Chiostro di Santa Maria della Pace, una delle prime opere romane di Donato Bramante, gli allievi dell’Istituto Alberghiero hanno ripercorso la storia di uno dei capitoli più importanti dell’arte italiana: il Rinascimento, che proprio a Roma ebbe uno dei suoi centri maggiori. “Una riflessione matematica svolta sulla metrica romanica e gotica”: così Bruno Zevi ha definito il Rinascimento, alludendo all’instancabile ricerca dell’equilibrio e della perfetta armonia fra le grandezze, propria degli artisti del XV e XVI secolo.
Ma nella straordinaria cornice architettonica concepita dal Bramante, progettista e primo architetto della Basilica di San Pietro, gli allievi dell’Istituto Alberghiero hanno anche visitato la mostra ‘Enjoy. L’arte incontra il divertimento’, curata da Danilo Eccher, già Direttore della Galleria civica d’arte contemporanea di Trento, della GAM (Galleria d’arte moderna di Bologna), del MACRO (Museo di arte contemporanea di Roma) e della GAM (Galleria civica d’arte moderna e contemporanea) di Torino. Un’esperienza percettiva fuori dall’ordinario, un’immersione nei linguaggi e nelle poetiche artistiche più innovative e provocatorie dell’arte contemporanea, un’iniziazione alla creatività più anticonvenzionale ed estrema: la mostra di Eccher chiama a raccolta i nomi più noti dell’arte contemporanea. Alexander Calder, Mat Collishaw, Jean Tinguely, Leandro Erlich, Tony Oursler, Ernesto Neto, Piero Fogliati, Michael Lin, Gino De Dominicis, Erwin Wurm, Hans Op de Beeck, Studio 65, Martin Creed, Ryan Gander, TeamLab: filo conduttore del percorso espositivo è il tema del ‘divertimento’, inteso nella sua accezione etimologica: volgere altrove, distogliere, distrarre, portare in un altro luogo. L’obiettivo è quello di far perdere (e divertire) il visitatore, di sala in sala, in un gioco continuo con le opere esposte: sculture, labirinti di specchi, installazioni. Un viaggio che si apre con Il grande mobile rosso  di Alexander Calder e si chiude con ‘Flowers and people – Dark’, la straordinaria installazione digitale interattiva del collettivo giapponese TeamLab.
Del resto – afferma Danilo Eccher, curatore della mostra – “la dimensione del piacere, del gioco, del divertimento, dell’eccesso  sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte sprofonda nel dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti. L’illusione è una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove tutto è possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della sorpresa”.

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