In questi giorni ho protocollato una nuova mozione comunale che riguarda gli Usi Civici.

Nel dispositivo della
Mozione il Consiglio Comunale incarica il sindaco a farsi portavoce della comunità
di Civitavecchia verso il Commissariato agli Usi Civici del Lazio, della
Toscana e dell’Umbria per riparare alle mancanze della Regione Lazio che da
quattro anni stanno bloccando il mercato immobiliare di larga parte delle
città. Una porzione di territorio che parte dal nuovo quartiere sito in Via Dei
Padri Domenicani (in prossimità del liceo Classico Guglielmotti) per terminare
allo Stradone di Campo dell’Oro, che inizia da via Baccelli, fino al Faro.

Una zona vastissima
bloccata a causa di quello che riteniamo un errore gravissimo da parte della
Regione Lazio che nasce da una interpretazione errata della sentenza
n.181. Infatti nel dispositivo della Sentenza si legge:

“… ordina
la reintegra delle stesse nel demanio collettivo civico dell’Associazione
agraria ricorrente, a cura dell’Assessore agli usi civici per la Regione Lazio,
il quale accerterà preventivamente per quali parti siano intervenuti gli atti
di sdemanializzazioni indicati in motivazione ed accerterà, altresì, i dati
catastali di tali terre provvedendo, altresì ad identificare gli attuali
possessori
.”

L’assessore agli Usi Civici
è una figura del Commissariato degli Usi Civici e non della Regione Lazio e non
ci risulta che siano state espletate le attività di accertamento per gli atti
di sdemanializzazione, per l’identificazione dei dati catastali delle terre e
l’identificazione dei relativi possessori. In sostanza c’è una sentenza che non
ha avuto un seguito e che la Regione Lazio ha reso efficace tramite la
determina n.A07844 del 30/09/2013 ben 23 anni dopo della suddetta sentenza.
Nella determina si prendeva atto della sentenza e anche della cartografia
dell’Agraria redatta dal Perito Demaniale Dr. Architetto Paola Rossi. La presa
d’atto di questa Cartografia non può sostituire le attività preliminari da
parte dell’Assessore agli Usi Civici previste nel dispositivo della sentenza.

Questo pastrocchio
impedisce a più di cinquemila famiglie di vendere casa e ha bloccato il mercato
immobiliare in una città già in difficoltà creando enormi problemi agli
operatori del settore. In questo momento ci sono otto ricorsi presso il Commissario
agli Usi Civici nei quali il Comune si è costituito ad Adiuvandum con un
proprio perito di parte e c’è anche un Comitato di Cittadini che sta
giustamente protestando perché vede lesi i propri diritti.

Nella Regione Lazio è
stata protocollata dal Movimento Cinque Stelle una mozione per richiedere il
ritiro della determina del 2013, ma poiché si è ormai creato un clima
d’incertezza che anche dopo il suo auspicato ritiro comprometterebbe il mercato
immobiliare, il Consiglio Comunale a nome della Comunità di Civitavecchia
richiede un intervento risolutivo da parte del Commissariato agli Usi Civici.
Solo quando si sarà fatta chiarezza su quali sono realmente
i terreni soggetti ad Uso Civico si potrà finalmente passare alla seconda fase
per risolvere definitivamente il problema.

Emanuele La Rosa

Consigliere comunale Movimento 5 stelle

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