I comunicati dell’Università Agraria (UAC) sulla sclassificazione, che da diversi giorni escono sulla stampa, sono veramente provocatori per tutta la cittadinanza . Propongono infatti che la Regione approvi un disegno di legge per sclassificare zone demaniali edificate/edificabili quando demani civici a Civitavecchia proprio non ce ne sono. Sono ormai tutti convinti di questo, salvo l’UAC che si accontenterebbe, pur di non perdere tutto, di avere per legge un “tenue compenso” sui terreni che figurano demaniali sulla perizia Monaci e cioè ben 170 ettari in Tenuta delle Mortelle e 140 ettari in Tenuta Ferrara, pari complessivamente a oltre 5000 proprietà. Sappiamo però che Tenuta delle Mortelle è allodiale per quanto esposto nelle motivazioni delle cause 66/2019 e 43/2020; per quanto esposto recentemente nelle conclusioni della relazione dell’avv. Petronio, consulente della Regione Lazio; per quanto dichiarato nelle relazioni dei CTU delle cause che si stanno tenendo presso il Commissariato e che coinvolgono centinaia di ricorrenti; per quanto più volte dichiarato dal Capo di Gabinetto della Regione Lazio che in più riunioni richieste ed ottenute da Fratelli d’Italia ( Simona Galizia e Vincenzo Palombo), presente una delegazione del Comitato Usi Civici ( Mauro D’Andria e Vincenzo Battilocchio) ha assicurato la stesura entro pochi mesi di una nuova perizia che riconosca la allodialità della Tenuta nel suo complesso.
La Tenuta Ferrara invece è allodiale perché i 140 ettari dichiarati demaniali nella perizia Monaci non sono stati rivendicati dall’agraria nella tanto sbandierata causa 19 del 1990, come dettagliatamente messo in evidenza nella relazione dell’arch. Paola Rossi pubblicata in data 8 marzo 2021. Tralasciamo qui di enumerare la quantità di errori di metodo, di contenuto, di interpretazione e le contraddizioni che affliggono la perizia Monaci che infatti ha generato 1200 opposizioni ed è stata solo parzialmente approvata dalla Regione Lazio che ora intende superarla con una nuova perizia regionale.
Sarebbe il caso che UAC si arrendesse all’evidenza dei fatti, smettesse di sollevare cavilli legali, evitasse proposte indecenti per Civitavecchia del tipo di questa sclassificazione su terreni allodiali, rinunciasse ad ogni “tenue compenso” non dovuto e permettesse la instaurazione di una nuova amministrazione UAC convocando subito regolari elezioni , come più volte suggerito anche dal Prefetto, pena la invalidazione delle delibere.
Coordinamento di Fratelli d’Italia di Civitavecchia