Usi civici, M5S: “La regione prenda rapidamente atto della sentenza a tutela della proprietà dei cittadini”
La sentenza del Commissario agli Usi Civici del 25 ottobre del 2019 favorevole al ricorrente e al comitato dei cittadini contro gli usi civici ha dei riflessi molto importanti. La sentenza avvalora la perizia del Comune redatta dal perito demaniale Alessandro Alebardi e, indirettamente, avvalora anche le opposizioni del Comune contro la Perizia Monaci. La questione non può chiudersi qui, adesso serve che la Regione esca dal suo torpore e agisca tempestivamente per evitare ulteriori danni nei confronti dei cittadini. In particolare, la Regione deve:
- Annullare la determinazione AO 7844 del 2013
- Ritirare la determinazione G01938-del-21.02.2019 che dava inizio all’iter dell’approvazione della perizia Monaci dell’Agraria, iter che si è fermato dopo le opposizioni del Comune e degli oltre 1200 cittadini che hanno aderito. Il ritiro è d’obbligo, visto che le opposizioni hanno trovato una conferma indiretta dalla sentenza del 25 ottobre scorso.
- Acquisire l’analisi del territorio del Comune di Civitavecchia come prova peritale di riferimento, visto che la Perizia dell’Università Agraria è stata sconfessata dalla sentenza del Commissario.
Cosa succederà dopo l’annullamento della Determinazione? Che la Bandita delle Mortelle non sarà più gravata da Usi Civici. La Regione può farlo in virtù del DPR 11/72 articolo 1 comma r che non ci risulta sia mai stato abrogato. Quindi, se L’Università Agraria vorrà insistere sulla strada percorsa finora, sarà lei a dover ricorrere al Commissario per chiedere che i terreni siano gravati da Uso Civico e non i cittadini a farlo per chiedere di liberare le loro case. Già l’inversione dell’onere della prova è un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale in cui è stato dimostrato tramite sentenza commissariale che la Bandita delle Mortelle è libera da Usi Civici, ma i terreni non sono stati ancora del tutto liberati.
Movimento cinque stelle Civitavecchia