Pur apprezzando la disponibilità del consigliere Porrello, purtroppo visti gli eventi e per come è stata modificato il testo della mozione, non ci sarà niente di buono per i cittadini. Spiace constatare invece che non si perda occasione per inviare informative fuorvianti.
Andiamo per ordine.
La mozione fu presentata prima del 13 settembre, ossia prima della stesura di una nuova perimetrazione dell’Agraria; l’intento era quello di far ritirare in autotutelala, per una serie di illegittimità che erano state perpetrate nei confronti degli ignari cittadini, la Determina che aveva originato la questione degli Usi Civici ( e non farla rimpiazzarla da nessun altro atto).
Poi è intervenuta la nuova perimetrazione dell’Agraria che è stata consegnata lo scorso mese agli uffici regionali competenti:è automatico che ciò determinerà il ritiro della Determina precedente e la pubblicazione di una nuova, pertanto la mozione votata prevede la riformulazione di una nuova Determina che manterrà gli Usi Civici ingiusti; la mozione avrebbe dovuto essere quindi modificata se si voleva promuovere la strada che facesse giustizia; nella discussione non sono state rappresentate questi punti chiavi fondamentali:
a) Gli Usi Civici a Civitavecchia non ci sono, e lo si evince da atti pubblici che i cittadini coinvolti hanno trovato presso l’Archivio di Stato, atti che sia l’Agraria che la Regione non hanno mai voluto condividere;
b) Non è mai stata citata la sentenza del 1916 che aveva stabilito l’inesistenza degli Usi Civici a Civitavecchia, sentenza che non fu mai richiamata neppure nella causa del 1984 da cui è scaturita quella del 1990;
c) La mancanza delle notifiche ai cittadini motivo per cui sono state promosse procedure che non trovano alcun fondamento normativo come quella che chiunque a Civitavecchia, per vendere o acquistare, debba procurarsi circa un certificato sull’esistenza o meno del vincolo al costo di 100 euro. E’ stata dato poco rilievo al fatto che la sentenza non è stata mai trascritta come stabilisce la Determina;
Con queste premesse appare evidente che, abbandonati dalla politica, l’unica speranza di avere giustizia rimangono i ricorsi sempre che non si continui a rinviare!Vittorio PETRELLI