Usi civici, Petrelli: preoccupazioni infondate dell’Agraria

Il Presidente dell’Università  Agraria, De Paolis,  commentando a maggioranza  gli inviti a rinunciare a ricorrere in appello contro la sentenza nr. 66/2019 che le erano stati rivolti da più parti e con vari interventi  in occasione del recente Consiglio Comunale, li  aveva  apertamente criticati  dichiarando, tra l’altro,  che “era facile fare quelle affermazioni da parte di persone che non hanno  responsabilità amministrativa”; lasciando  così intendere che egli  deve  ricorrere in appello contro la sentenza perché  costretto da responsabilità amministrativa.  Ieri 23 dicembre, lo stesso Presidente  in un’ intervista alla televisione locale  è  tornato a ribadire il concetto  di essere tenuto a ricorrere in appello per evitare azioni di responsabilità da parte della Corte dei Conti.

Al riguardo, desidero con forza  qui smentire categoricamente il presidente e la sua  maggioranza perché nella vicenda c’è un grosso elemento di novità. Mi riferisco al recente reperimento dei documenti delle aste di vendita dei  terreni  della Tenuta delle Mortelle che sono stati validati e citati in sentenza  dal Giudice Commissario  agli Usi Civici che ha deliberato sulla questione e  che riguardano tutte le particelle in cui è stata ripartita la tenuta.

Sono tali atti che fanno la differenza. La realtà è diversa da quella che per anni è stata colpevolmente sbandierata.  Non c’è e non può esserci quindi responsabilità amministrativa nel prendere atto della realtà dei fatti  come dimostrata da documenti inoppugnabili. Ci vuole solo coraggio nel prenderne atto e nell’assumersi le proprie responsabilità a riguardo delle azioni conseguenti. Quel coraggio e quel senso di responsabilità che debbono caratterizzare un ruolo pubblico così rilevante per la comunità.

Se quindi al Presidente De Paolis ed alla maggioranza dell’Università Agraria manca coraggio amministrativo e non sta a cuore il benessere e la salute di quei concittadini che pure dovrebbero tutelare,    lo scrivente li invita alle dimissioni, dichiarandosi pronto a candidarsi quale amministratore dell’Università Agraria al fine di sanare questa ingiustizia.

Civitavecchia 24 dicembre 2019

Vittorio PETRELLI