Usi civici, Petrelli replica a Tidei
Il parere dell’ex sindaco Tidei sulla questione degli usi civici sembra essere, oltre che una lettura parziale della vicenda, un tentativo di screditare il parere di periti demaniali abilitati che, in quanto tali, hanno pari autorevolezza dei periti incaricati dall’Agraria.
Tuttavia, l’ex sindaco ha evitato di dichiarare che, sulle stesse Tenute, l’Agraria ha elaborato due diverse perizie. Occorre domandarsi perché siano state redatte due perizie e perché di queste due, una non potrebbe essere sbagliata. per non parlare dei danni cagionati a quei cittadini, liberati, che per 4 anni non hanno potuto esercitare il diritto di proprietà sul proprio immobile.
Piuttosto che affrontare l’aspetto delle perizie che giungono a conclusioni diverse, l’ex sindaco si fa forte della propria esperienza, omettendo di dire che nel 1916 una causa sentenziò l’inesistenza degli Usi Civici su quelle 3 Tenute.
La stessa causa del 1990 è stata anomala perché ai cittadini non è stato mai notificato alcunché, nonostante il Commissariato abbia cercato di farlo. E’ stato come giocare con una porta sola, con quella dei cittadini che non avevano nessun giocatore a difenderli, neppure il portiere. I cittadini, abbandonati dalla Politica e dalle Istituzioni, si sono visti costretti a ricorrere, impiegando lo strumento dell’Opposizione di Terzi, previsto dalla normativa.
Perché si gira la testa dall’altra parte di fronte ad atti pubblici dai quali si evince chiaramente che l’uso Civico non c’è più da quasi 200 anni? Poi ci si lamenta che escano fuori altre due perizie che non farebbero nient’altro che complicare la vicenda ed allungare i tempi di attesa?
A chi dà fastidio che gli Usi Civici non ci siano più? Non certo ai cittadini! Ed allora? Per rispetto del Commissariato non rendiamo pubblici questi atti, ma dopo la sentenza lo faremo! Ben venga il confronto politico, così i cittadini potranno capire chi li vuole sudditi e chi li rispetta e li difende.
Civitavecchia 1 dicembre 2018
Vittorio PETRELLI