“La ASL Roma 4 ha segnalato e divulgato già in tempi non sospetti il preoccupante calo delle coperture vaccinali e si è attivata con numerose iniziative pubbliche, con il supporto degli Enti locali ed interventi sui media (nel 2015 l’iniziativa “Il servizio Vaccinazioni incontra il territorio”, una serie di incontri tematici periodici in tutti i più importanti Comuni aziendali, incontri formativi per gli operatori, per i giornalisti, l’iniziativa “A Scuola di Prevenzione: le vaccinazioni”, nel 2017) al fine di sensibilizzare la popolazione rispetto all’argomento vaccinazioni.
Infatti era matematicamente certo che al calare delle coperture vaccinali avrebbe fatto seguito il riproporsi di malattie che avremmo dovuto dimenticare da tempo.
Sono di questi giorni segnalazioni circa l’epidemia di morbillo in corso (con due decessi in soggetti deboli), del caso di tetano registrato in Sardegna (a seguito di una banale caduta da bicicletta di un bambino non vaccinato dai genitori).
Questa situazione ha costretto le Autorità sanitarie nazionali ad emanare decreti e norme più restrittive circa la necessità che i bambini vengano vaccinati coerentemente con il Piano Nazionale Vaccini.
La ASL Roma 4 ha ancora, malgrado tutto, tassi di copertura sufficientemente elevati ed inizia a vedersi, almeno da noi ed in controtendenza con il dato nazionale, qualche timido segnale di recupero.
Tuttavia la situazione, soprattutto in alcune zone, resta problematica e c’è da augurarsi che l’attuale fase di contrapposizione venga rapidamente superata e si torni ad una attività regolare e serena nella certezza che l’attività vaccinale è sicura ed efficace a preservare i singoli e la popolazione da malattie pericolose.
In questo periodo la ASL Roma 4, in attesa della completa definizione della normativa sull’obbligo e sull’iscrizione alle scuole, sta valutando e predisponendo tutti gli interventi utili a favorire la grande massa di utenti che, avendo vaccinato correttamente i propri figli, avrà bisogno solo di una certificazione per l’iscrizione a Scuola. Il nostro intento è favorire queste persone evitando qualunque pratica burocratica intrattenendo rapporti di collaborazione con gli Istituti scolastici per favorire la trasmissione d’ufficio delle certificazioni necessarie.
A quanti invece non hanno inteso aderire alla proposta vaccinale contenuta nei Piani di prevenzione Vaccinale il consiglio è di rivolgersi con fiducia, a prescindere da obblighi, coercizioni e sanzioni, agli specialisti della ASL che sapranno consigliarli al meglio.
Quindi vaccinarsi non è un obbligo di legge ma il rispetto di un diritto nei confronti dei nostri cari più prossimi”.
Lo ha reso noto Giuseppe Quintavalle.