“Sanità, non è tutto oro quello che risplende. Da giorni assistiamo da parte dei mass media a lodi sperticate per la organizzazione delle vaccinazioni da parte della Regione Lazio. Senza nulla togliere a un piano di somministrazioni che sembra funzionare, sosteniamo che nel servizio sanitario regionale qualche dimenticanza è ancora presente”. Lo dichiara AssoTutela che spiega: “da giorni stiamo ricevendo segnalazioni da parte di soggetti vulnerabili che evidenziano l’impossibilità di essere prenotati per la vaccinazione. Si tratta – chiarisce l’associazione – di alcune categorie di invalidi, in particolare codici C01 invalidi al 100% senza accompagno e C03, invalidità con percentuale tra il 67 e 99% che non vedono pubblicate sul sito salutelazio della Regione le indicazioni essenziali per la somministrazione dell’antidoto anti Covid-19. Tale carenza colpisce ancora di più, considerato che dal 17 marzo si è provveduto alla codifica di tutti gli altri codici, quasi ci fosse uno stigma nei confronti di questi ultimi”. Assotutela rivolge una forte esortazione alla Regione Lazio affinché si provveda immediatamente: “Non è pensabile prevedere la vaccinazione per alcune categorie di fragilità escludendone altre senza apparente motivo, considerato che tutte appartengono alla sfera della estrema vulnerabilità, che necessita di una tutela sanitaria univoca ed estesa. La Regione – chiosa– deve provvedere immediatamente a sanare tale incongruenza”.