Vecchia in casa del Cerveteri per ritrovare la vittoria
Domenica alle 11:00 i nerazzurri di scena allo stadio Enrico Galli.
Nel 2023 gli uomini di mister Bifini non hanno ancora ottenuto nessun successo. Pesante l’ultimo ko in casa contro la W3 Maccarese.
CALCIO ECCELLENZA CIVITAVECCHIA – La Vecchia vede allontanarsi sempre di più il primo posto in classifica, al momento occupato dalla capolista Anzio con 45 punti, e la distanza di 8 punti si fa sentire, soprattutto dopo l’ultimo ko casalingo con la W3 Maccarese. Gli uomini di mister Bifini nel nuovo anno, fino a questo momento, non hanno ottenuto mai i 3 punti, ma hanno conquistato soltanto due punti, in virtù dei pareggio con Indomita Pomezia prima per 1-2 e Quarto Municipio dopo per 2-2. È obbligo domenica vincere a tutti i costi contro il Città di Cerveteri di mister Superchi per poter ancora sperare nel primato del girone A di Eccellenza laziale.
Nel weekend scorso, contro la W3 Maccarese, i nerazzurri hanno perso per 1-0. Gara tattica ma non troppo. Sarracino sale per prima volta in cattedra al quindicesimo, la bordata di Damiani in mezzo a due difensori è splendidamente deviata in angolo. La W3 è raccolta in venti metri mentre la Vecchia prova a fare la gara col possesso, questo il canovaccio della gara. La W3 è più concreta sul fronte d’attacco, Madeddu costringe al ventesimo ancora agli straordinari Sarracino. E sono due. Ferrari da fuori al venticinquesimo manda la sfera di poco a lato. Gara vera, intensa sul piano tattico che apre soprattutto a occasioni individuali. Fin qui sono l’imprecisione e i due portieri a prevalere in un gara bloccata, a dir tutta la verità. Un minuto di extra time e tutti negli spogliatoi. Nell’intervallo servirà una soluzione da mettere sul piatto, sia per Bifini che per Manelli, se si vuole rimanere in scia dell’Anzio. Stessi undici in campo al ritorno dagli spogliatoi. Fiducia completa per tutti. Servono tre minuti per vedere Damiani al tiro, solo a lambire l’incrocio difeso da Sarracino. Starace tra il quindicesimo e il sedicesimo è l’unico protagonista di un gioco senza troppi sussulti. Sul fronte offensivo costringe Sarracino alla parata dopo una bordata dai trenta metri, mente in difesa devia all’ultimo istante la sfera, in una delle rare sortite neroazzurre. Al venticinquesimo da segnalare c’è ancora Starace, che manda di poco a lato dal limite dell’area. Tisei per Troccoli alla mezz’ora, coincidenza per il momento clou della gara. Vittorini tenta il tutto per tutto poco dopo la sostituzione, si immola Di Giovanni per evitare il gol, ma la nota vera è il vantaggio sul capovolgimento di fronte con Damiani che, come un rapace, si incunea nella difesa neroazzurra battendo poi Sarracino. W3 avanti. Samuele Cerroni per Serpieri, poco dopo Pomponi per Ruggiero e Leonardi per Funari: queste la mossa di Bifini per riagguantarla. Il gioco è più vivace, Cerroni ha dato sicuramente più profondità, nel frattempo Vittorini a quattro dalla fine tira alto da buonissima posizione. Quattro di recupero, Ferrari costringe Ambrogi alla presa a terra dopo uno di minuto. Vittorini a una manciata di secondi dalla fine ne ha due consecutive, sulla prima si oppone un difensore mentre sul secondo tiro ci pensa Ambrogi a respingere. È l’ultimo sussulto, la gara la vince meritatamente la W3.