Vecchia, vincere con l’Astrea per rimanere sulla scia del primo posto
CALCIO ECCELLENZA. Nerazzurri in campo domenica alle ore 16 al Tamagnini. All’andata finì 1-2 per Ruggiero e compagni. Nell’ultimo turno gli uomini di mister Caputo hanno impattato 1-1 il big match con la Boreale.
CIVITAVECCHIA – Vincere ancora per continuare a dare pressione alla squadra prima in classifica. Il Civitavecchia Calcio 1920 domenica alle ore 16 al Tamagnini sfida la formazione capitolina dell’Astrea e va a caccia del 15esimo successo stagionale per poter centrare il primato del girone A di Eccellenza, al momento attuale distante soltanto 3 punti. La formazione nerazzurra, infatti, a sete giornate dal termine della regular season si trova al secondo posto in classifica con 50 punti insieme alla Boreale a -3 dall’Anzio capolista. E proprio nell’ultimo turno, in trasferta, i civitavecchiesi hanno pareggiato il big match di giornata contro la diretta concorrente per 1-1. Tatticismo allo stremo nei primi dieci minuti, le difese controllano e di occasioni per i taccuini non ce ne sono. minuti passano e più tonica sulle seconde palle sembra la Vecchia, la Boreale fino ad ora poco ha impensierito i neroazzurri nelle manovre offensive, ma ha ben gestito il pericolo Vittorini. Petrini per Cannillo al ventesimo, dopo un’imbucata centrale di Barbarella, con la sfera che si spegne alta: questo il primo lampo della gara ed è di marca Boreale. Sugli altri campi è tempo di intervallo, l’Anzio allo scadere della prima frazione si è portato avanti e ora il duo Boreale e Civitavecchia scivola a tre punti. Gioco frammentato invece al Don Orione, la squadra di casa ha si più possesso ma con scalzi risultati, mentre i neroazzurri sembrano ancora nel loop di studio ma pronti a ripartire alla prima occasione. Alla mezz’ora la Vecchia fa gridare al gol con Vittorini, sarà la più pericolosa nel primo tempo, errore di Massimiani ai trentacinque metri con il centravanti che ruba la sfera e si invola ma, a tu per tu con Salvati, calcia sfortunatamente sul palo. Non è finita, l’azione prosegue e sulla testa di Luchetti arriva il cross col contagiri di Gagliardi; ma senza nessun esito. La Boreale sembra arginata nelle manovre, il baricentro non è poi più così alto, mente di neroazzurri con Gagliardi e Luciani in primis sono più continui nella metà campo avversaria. Parità assoluta dopo quarantacinque minuti al Don Orione. Le occasioni sono state col contagocce e la più pericolosa è capitata ai neroazzurri, ma le grida sono rimaste strozzate in gola dopo l’impatto sul palo della sfera. Un minuto e Luciani ben posizionato, dopo il cross di Gagliardi, manda alto. Le due squadre praticamente si annullano sul terreno di gioco, la posta in palio è troppo alta. I neroazzurri protestano per un atterramento in area di Cerroni Paolo, sull’altro fronte per un tocco di mano sul cross di Casavecchia, ma Antonini in entrambi i casi lascia giocare. Serve un quarto d’ora per la risposta della Borele a Luxini, è di Fonte la conclusione che si spegne anch’essa alta. È il ventesimo quando Vittorini nel cuore dell’area tra i piedi la palla del vantaggio, si supera però Casavecchia per ostruire la conclusione. Serve un guizzo, un lampo magari da palla ferma, per sbloccare una gara sostanzialmente equilibrata se si toglie il palo colpito dai neroazzurri nel primo tempo. La gara si sblocca al ventitreesimo a conclusione di un’azione avvolgente di Vittorini sull’out sinistro, con il neo entrato Ferrari che, colpevolmente lasciato solo sul palo, raccoglie il cross col contagiri di Luciani e insacca. Dura poco il vantaggio, ci pensa Massimiani con un fendente dal limite dell’area a superare Sarracino e riportare i suoi sul risultato di parità. Tutto da rifare, per entrambe, con la notizia che l’Anzio ha vinto al Sale di Ladispoli ed è a più tre, mentre hanno accorciato in classifica dopo le loro vittorie la W3, CSP e Aurelia Antica. Ferrari per Vittorini con Salvati che respinge col corpo. È la mezz’ora, o giù di lì, la Vecchia ci crede nella vittoria ma di occasioni non ce ne saranno più. Per nessuno delle due.