Rigenerazione urbana per far rinascere l’area. L’assessore De Paolis promette: “Da settembre affronteremo la questione”. Già incontrato un gruppo di residenti. Intanto lunedì sarà firmato un protocollo d’intesa con Ater per sbloccare la realizzazione di 25 alloggi a San Gordiano
CIVITAVECCHIA – Voltare pagina sul piano dell’edilizia, in particolare quella pubblica, e allo stesso tempo cercare di esaurire nel giro di poco tempo la graduatoria per dare risposte a chi da anni attende un alloggio popolare. È la mission dell’amministrazione comunale e, in particolare, dell’assessore Sandro De Paolis, convinto che la strada da battere, oggi, sia proprio questa. L’urbanistica in particolare, in questi anni, è stata ferma. Ed oggi si attendono risposte. Con l’assessore pronto a lavorare in questo senso. Lo conferma anche il protocollo di intesa che sarà firmato lunedì con l’Ater e che, di fatto, va a sbloccare una situazione ferma da più di cinque anni e relativa alla realizzazione di alloggi nell’ambito del pz4 a San Gordiano. «Un atto molto importante – ha spiegato De Paolis – perché innanzitutto rischiavamo di perdere il finanziamento che la Regione anni fa aveva messo a disposizione». Si tratta di circa 2,8 milioni di euro che serviranno alla realizzazione di circa 70/80 alloggi, in parte di Ater e, una ventina appunto, da destinare al Pincio per l’emergenza abitativa. «Una volta firmato il protocollo di intesa – ha aggiunto l’assessore – le carte arriveranno in Regione per l’approvazione, anche se sarà un passaggio veloce». Tanto che già da settembre si potrà avviare il cantiere. Il protocollo di intesa prevede la realizzazione dell’edificio entro e non oltre il termine di 18 mesi a decorrere dall’avvio dei lavori e, in ogni caso, entro tre anni dalla sottoscrizione dell’intesa tra i due enti.
Nel frattempo però l’amministrazione è pronta ad affrontare anche un’altra questione spinosa, che attende da tempo di essere risolta. Quella cioè della riqualificazione della zona di via Betti, a ridosso del campo di pallamano distrutto dall’ultima nevicata. Si dovrà partire proprio da una soluzione alternativa per la società sportiva senza casa ormai da troppo tempo, per poter così ipotizzare e pianificare un intervento concreto nell’area. «Ho già incontrato un gruppo di residenti – ha spiegato De Paolis – la metà sono proprietari, gli altri in affitto. Ma tutti vogliono che la zona venga riqualificata». In questo senso l’assessore rilancia l’idea di un progetto di rigenerazione urbana; andranno verificate le modalità di intervento, se da parte del Comune, se in collaborazione con Ater o percorrendo altre strade. «Ma un’iniziativa del genere – ha ricordato De Paolis – apre la strada a finanziamenti importanti e differenti e ad un premio di cubatura del 30%. L’idea è quella di realizzare edifici in modo innovativo, utilizzando anche il legno, abbattendo i tempi di costruzione e garantendo una conclusione della riqualificazione in tempi ragionevoli. Si andrà a realizzare una prima palazzina dove trasferire, a rotazione, gli inquilini dell’edificio che si andrà ad abbattere e ricostruire». Ater già da tempo ha mostrato interesse a poter finanziare questo progetto di rigenerazione urbana nel quale il commissario Passerelli ha sempre creduto.