Via Isonzo con la sua precaria percorribilità rischia di diventare un monumento all’ingovernabilità, tale da fare invidia al memorabile caso di Via Cesare Battisti.

Il rischio c’è, e per intero.

Perché avendo noi sollecitato pubblicamente la soluzione del problema dopo aver lasciato trascorrere più di un anno dall’improvviso cedimento del muro di contenimento dell’area sovrastante la strada, avevamo letto il comunicato stampa della presidenza Ater apprezzandone pure il senso positivo. Se ne desumeva infatti che una volta assolte le prescrizioni della Sovrintendenza  si sarebbe subito proceduto all’avvio dei lavori di ripristino del muro e alla sistemazione  dell’area. Invece da allora niente  è  successo.

A questo punto, chiarito ciò che nel merito  doveva essere chiarito, non si capisce perché ancora non siano iniziati  i lavori.

Siamo ormai arrivati al traguardo di quasi un anno e mezzo dallo smottamento e stiamo andando verso la cattiva stagione, che provocherà certamente un peggioramento della situazione meteorologica e in conseguenza anche della percorribilità dell’arteria.

Occorre assolutamente che alla città giungano le dovute assicurazioni, in particolare che sia comunicata la data certa di inizio lavori.

Devono pure avere un termine sia le scomodità che i pericoli. Questi ultimi avvertibili in particolare da chi utilizza la moto per i suoi spostamenti.

Polo Civico

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