Un piano per una copertura capillare della città. Il vicesindaco Grasso: “Sarà fatta una pianificazione con le forze dell’ordine per capire dove meglio posizionare le telecamere e nel 2021 creeremo una centrale operativa”.
CIVITAVECCHIA – Pincio al lavoro sul piano per la videosorveglianza. Gli atti vandalici degli ultimi giorni hanno riportato l’attenzione su quella che ormai è una necessità per la città, un qualcosa chiesto più volte e da anni dagli stessi civitavecchiesi. «Il piano per la videosorveglianza – ha spiegato Massimiliano Grasso, vicesindaco con delega a smart city, innovazione e città digitale – sarà capillare e punterà a garantire una copertura totale di Civitavecchia sul modello di quanto avviene già in porto, dove sono attive oltre 500 telecamere». Attualmente ne sono attive alcune decine concentrate soprattutto sui varchi d’accesso cittadini. Partendo proprio dai varchi di ingresso si andrà a coprire concentricamente tutta Civitavecchia.
«Sarà fatta una pianificazione con le forze dell’ordine – ha continuato Grasso – per capire dove meglio posizionare le telecamere e nel 2021 creeremo una centrale operativa in cui confluiranno tutte le immagini». Per rendere questo progetto possibile Palazzo del Pincio pensa ad un project financing. «L’idea – ha sottolineato Grasso – è di fare una smart grid. Partendo dall’illuminazione pubblica si andrà ad installare pali intelligenti, attenti anche all’efficientamento energetico, sui cui possano essere installate le telecamere e passare dati».
Questo consentirebbe di pensare a sviluppi ulteriori come ad esempio applicazioni per monitorare il traffico veicolare, i parcheggi a disposizione nelle aree o semplicemente le tempistiche di arrivo o percorrenza dei mezzi pubblici. Un investimento che dovrà necessariamente essere a carico dei privati, visti i costi, che potranno trarre guadagno dalla gestione dei servizi. «Il piano è già allo studio da qualche settimana e nel 2020 prenderà forma. La fase principale sarà realizzata nel 2021. Si tratta di un investimento – ha concluso Grasso – che presenteremo a breve nel piano per una smart city». Sarà necessario qualche centinaio di telecamere che serviranno anche come deterrente per atti di vandalismo o criminalità e aiuteranno, appunto, nella risoluzione di eventuali crimini.