Musica travolgente, un’atmosfera ricca di simpatia e partecipazione, questo ha potuto godere chi ha assistito al concerto di domenica scorsa a S. Rosa organizzato dall’Associazione e Centro Studi C. Dobici e dalla Corale S. Giovanni con la collaborazione delle Suore Alcantarine e del Comune di Viterbo. “Una melodia per S. Rosa”, l’emozione più intensa quando tutte le Corali riunite, dopo alcuni spettacolari spirituals, hanno intonato il celebre Inno dedicato alla Patrona di Viterbo scritto dall’illustre compositore viterbese Cesare Dobici. La Corale S. Giovanni diretta da M. Loredana Serafini, che ha offerto esecuzioni impeccabili e sognanti, ha voluto condividere il concerto con la Corale Bonagiunta di S. Ginesio sotto la direzione di Fabrizio Marchetti, direttore raffinato ed elegante, e il ricavato delle offerte (non è consono l’ingresso a pagamento in chiesa ) è stato devoluto interamente a S. Ginesio per rinfrancare un po’ questo meraviglioso borgo marchigiano che ha subìto ingenti danni per le recenti scosse telluriche.
Nell’introduzione il M. Ferdinando Bastianini ha speso parole di elogio per questa comunità marchigiana che si distingue per un’immensa gioia di vivere. Tanta l’affluenza degli ascoltatori e il successo è andato al di là di ogni aspettativa, impreziosito dalla presenza di una gemma preziosa di nuova forgia: la Corale S. Rosa, che ha presentato brani elaborati e diretti da Loredana Serafini tra i continui applausi, nella sorpresa di riscontrare un così eccellente livello per una formazione tanto giovane. Molteplici gli interventi delle Autorità cittadine presenti al concerto che hanno sottolineato il felice connubio fra splendida levatura artistica e pathos umano nella manifestazione. Suor Francesca, Superiora delle Alcantarine, e Sandro Carrubba, vicepresidente della Corale S. Giovanni, hanno infine ringraziato il numeroso pubblico che ha saputo dare un contributo sostanzioso all’iniziativa.
Alla sezione strumentale il suono magico di Wanda Folliero al violino, Ferdinando Bastianini con la sua stupefacente arte improvvisativa e Marco Rozzi, espressivo e puntuale, al pianoforte.
(Fonte e Foto: Giancarlo Guerra)