L’Ordine dei poveri cavalieri di Cristo, fondato in Terrasanta agli inizi del XII secolo, è il più noto degli ordini religioso-cavallereschi, insieme all’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni e all’Ordine dei Cavalieri Teutonici. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Franco Cardini lunedì a Passato e Presente. Lo scopo originario di tutela dei luoghi santi e dei pellegrini passa in secondo piano col rafforzarsi dell’Ordine, divenuto un vero proprio stato sovrano dipendente esclusivamente dal potere del Papa e caratterizzato da un’organizzazione gerarchica, estremamente solida, e da una produttiva rete logistica di collegamento tra i territori d’Occidente e d’Outremer. Il professor Franco Cardini, ospite di Paolo Mieli a Passato e presente, ripercorre la storia dei cavalieri templari fino alla loro improvvisa fine nel XIV secolo. Molte riprese sono state realizzate a Viterbo Sotterranea e nel Museo Storico-Didattico dei Cavalieri Templari di Viterbo e saranno visibili a durante la puntata di Passato e presente: “i cavalieri templari” , tema del programma in onda lunedi 31 gennaio, alle 13.15 su Rai Tre ed alle 00.50 ed alle 20.30 su Rai Storia, canale 54 DTT. Il programma di Rai cultura e’ di Alessandra Bisegna, Sara Chiaretti e Paolo Mieli con la consulenza di Cristoforo Gorno. Il produttore esecutivo e’ Valentina Tassini con la regia di Davide Frasnelli.
Ricordiamo che la nascita dell’ordine dei Cavalieri del Tempio si colloca nella Terra Santa,al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata del 1096. In quel periodo le strade della Terra Santa erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, spesso assaliti e depredati. Intorno al 1118 un piccolo gruppo di cavalieri fondò il nucleo originario dell’ordine templare, con il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L’ordine fu ufficializzato nel 1128, assumendo una regola monastica, grazie a Bernardo di Chiaravalle.
I Templari e Viterbo, un binomio imprescindibile, con molti punti di contatto fin dall’origine dell’Ordine, una sorta di primogenitura templare di Viterbo in Europa. Tutto ciò soprattutto grazie a papa Eugenio III, in esilio, più di una volta, da Roma a Viterbo. Proprio qui, nel 1145, papa Eugenio III, con la bolla Militia Dei, dà la possibilità all’Ordine Templare di raccogliere decime, tasse di sepoltura ed altri pagamenti.
Nello stesso anno, sempre da Viterbo, Eugenio III, con la bolla Quantum Praedecessores, dà inizio alla seconda Crociata, appena saputo che la città assira di Edessa era caduta in mano al temibile Imad al-Din Zengi che, con la presa di Edessa, voleva rispondere e contrastare l’ammaliante azione predicatoria messa in atto da Bernardo di Chiaravalle.