I procedimenti penali in corso che coinvolgono il primo cittadino del Movimento 5 Stelle Antonio Cozzolino, sono niente in confronto a quello che di qui a breve leggerete con i vostri stessi occhi. Una vicenda che ha dell’incredibile. Un atto, una perizia giurata, consegnata nelle mani del giudice Giovanni Spinelli e firmata dall’architetto Elena Boaga e dall’ingegnere Katia Merli.
La perizia è stata chiesta dal Comune di Civitavecchia contro il condominio via Cesare Battisti 12, via Giordano Bruno 18, via Giordano Bruno 10, eredi Martorano, Paola Sartorelli, Maura Sartorelli, Benilde Giannini e Paola Nocchia.
Per far capire cosa sia accaduto e il perché Cozzolino e quindi il Comune di Civitavecchia abbia promosso e richiesto questa indagine peritale occorre fare un passo indietro.
Lo scorso anno, grazie all’intervento della redazione di Etrurianews, le telecamere di Striscia la Notizia furono accese sulla vicenda della voragine di via Giordano Bruno e via Cesare Battisti aperta da oltre 20 mesi, con un’ordinanza di immediato ripristino dei luoghi da parte del Tribunale di Civitavecchia, “interrogato” dai residenti della zona.
Il Comune, non solo non si mise in regola disattendendo l’ordinanza del giudice ma chiese al Tribunale, lo stesso che aveva ordinato al Comune di mettere immediatamente in sicurezza i luoghi oggetto di crollo, di disporre un Atp (accertamento tecnico preventivo) e quindi una procedura che per essere completata avrebbe chiesto molti mesi di tempo con relativi disagi per gli abitanti dei palazzi coinvolti e per gli esercizi commerciali che su quelle due vie si affacciano.
Divamparono molte polemiche, le più accese quelle del capogruppo della lista civica La Svolta, Massimiliano Grasso, che accusò fin da subito l’amministrazione di perdere tempo per non risolvere i problemi dei cittadini e di far spendere inutilmente i soldi pubblici con una perizia che avrebbe poi dato esiti scontati.
In mezzo a tutto questo anche l’incarico affidato ad un tecnico “amico” di predisporre un progetto mai realizzato e il rifiuto di intervenire adducendo la scusa che bisognava prima accertare le cause del crollo perché, i soldi, erano più importanti della sicurezza pubblica e per questo motivo la decisione di chiedere al Tribunale di intervenire con urgenza per disporre un accertamento tecnico preventivo per appurare se tre o quattro allacci fognari degli anni ‘50 avessero potuto causare il crollo di una volta fognaria primaria.
Bene. A distanza di un anno, quella perizia richiesta e fortemente voluta da Cozzolino è arrivata. Ventuno pagine. Ventuno pagine che si sono trasformate in un vero e proprio atto d’accusa nei confronti del sindaco Cozzolino e dei suoi uffici. Pubblichiamo l’intero documento, ovviamente, ma prima vi riportiamo le ultime sette righe:
A conclusione di queste brevi note di risposta alle osservazioni di parte, durante le attività delle Consulenti è apparso evidente da subito che il Comune di Civitavecchia non si è in
nessun modo attivato nella ricerca della verità sull’accaduto, non supportando le cc.tt.u., ma al contrario, ostacolando l’operato nelle indagini peritali; inoltre, le osservazioni del
CTP Ing. Capobianco sono, nello specifico delle contestazioni sollevate alle tesi peritali, prive di giustificazioni, contraddittorie e mirate soltanto a ribadire le sue tesi in merito alle
cause del crollo peraltro basate perlopiù su ipotesi non sempre dimostrate.
COSA?
Il Comune di Civitavecchia non si è attivato nella ricerca della verità?!
Non ha dato supporto ai tecnici che lo stesso Comune ha chiesto al Tribunale di nominare?!
HA OSTACOLATO LE INDAGINI PERITALI?!
Le osservazioni dell’ingegnere Capobianco sono prive di giustificazione, contraddittorie e mirate a ribadire cause del crollo su ipotesi non dimostrate?!
Siamo sicuri di aver letto bene le pesantissime accuse rivolte dai tecnici all’amministrazione comunale e depositate in cancelleria per il giudice Spinelli?
Cioè Cozzolino ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale una perizia che poi, di fatto, non doveva accertare la verità?
Ci si rende conto di quanto siano gravi le accuse mosse da queste due professioniste?
Una relazione dai contenuti pesantissimi, imbarazzanti, vergognosi, ignobili e che dovrebbe far aprire gli occhi ai civitavecchiesi, armarli con i forconi e andare sotto al Palazzo del Pincio per cacciare dalla casa comunale tutti i responsabili di questa ennesima e vergognosa pagina di storia contemporanea. Due palazzi che con queste piogge potrebbero crollare da un momento all’altro e un sindaco con i suoi tecnici che giocano sulla vita dei cittadini.
Alle 15 di oggi si svolgerà una conferenza stampa del consigliere Massimiliano Grasso che illustrerà i prossimi passi e le iniziative giudiziarie del caso.
(Fonte e foto: www.etrurianews.it)