ZTL a Tarquinia: a Diocesi auspica soluzioni rispettose delle persone più fragili
TARQUINIA – Il Comune di Tarquinia ha da tempo intrapreso un importante percorso per la valorizzazione del Centro Storico, il rispetto dell’ambiente e la tutela del patrimonio artistico. La Chiesa locale e l’intera diocesi hanno sempre collaborato attivamente con gli organismi incaricati, non sempre ricambiati da parte dell’amministrazione.
Come in ogni atto amministrativo che segue indirizzi politici, occorre avere un’attenzione particolare verso coloro che sono più fragili e che rischiano di essere danneggiati da tali provvedimenti.
È questo il caso della procedura per il rilascio di autorizzazione temporanea per l’ingresso alla Zona a traffico limitato (Ztl). Da qualche settimana, tale autorizzazione viene concessa attraverso il sito istituzionale del Comune di Tarquinia previa autenticazione con Spid/CIE.
Si tratta di una procedura funzionale ed economica, «al passo con i tempi», che rischia però di escludere le persone che non hanno dimestichezza con tali strumenti e che non possiedono smartphone, in modo particolare gli anziani, prime vittime del «digital divide».
In queste ultime settimane, più volte i familiari degli ospiti della Casa di Riposo «Ferrari», di proprietà della diocesi, ci hanno manifestato le loro difficoltà a riguardo. Spesso si tratta di congiunti anch’essi anziani provenienti dai comuni limitrofi. Senza contare coloro che – collaboratori medici e socio-sanitari – operano nella struttura, esclusi dal transito e costretti a parcheggiare lontano.
La Casa «Ferrari» rappresenta un patrimonio sociale ed economico della comunità tarquiniese, per questo riteniamo debba essere fatto uno sforzo politico, prima ancora che tecnico, per consentire ai lavoratori, agli ospiti e ai loro familiari il transito verso la struttura.
Così come riteniamo di difficile attuazione tale iter per quanti, nei mesi primaverili ed estivi, usufruiranno della Casa di Ospitalità «Regina Pacis» a Tarquinia Lido: gruppi parrocchiali, volontari Unitalsi con i malati degli istituti che sono nel territorio, sacerdoti anziani. Oltre 700 persone nel 2023, arrivate anche da altre diocesi del Lazio, della Toscana e della Lombardia, che hanno portato benefici all’economia locale.
In entrambi i casi – Casa di Riposo «Ferrari» e Casa di Ospitalità «Regina Pacis» – si tratta di strutture con parcheggio privato, per le quali si richiede solo il permesso di transito temporaneo per renderle accessibili agli anziani e ai giovani ospiti.
La diocesi – che auspica vi sia una maggiore autonomia all’autorizzazione al transito – ritiene necessario istituire un tavolo di confronto per superare tali difficoltà e consentire al meglio l’attuazione delle azioni di tutela ambientale decise dal Comune di Tarquinia. Un confronto che, basato sul rispetto e il riconoscimento delle comuni esigenze, in altri comuni del territorio diocesano – seppure la diocesi non sia presente con così rilevanti enti che supportano l’economia locale – ha portato a soluzioni partecipate e funzionali.